Una notte come quella di oggi 16 luglio 2022, con un favoloso cielo stellato, sembra la stessa che il grande Domenico Baccarini vide nel 1903, o giù di lì, prima di immortalarla in questo capolavoro. Chissà cosa pensava del suo presente e del futuro. Certamente non poteva immaginare che la sua esperienza, di vita e artistica, si concludesse precocemente ad appena 25 anni.
Nonostante la giovane età, la sua produzione e la maturità artistica avevano già manifestato una maestria di rango elevatissimo. Domenico Baccarini, faentino, è un grandissimo non solo dell’arte romagnola ma di livello europeo: pittura, scultura, ceramica. Nelle forme e nei colori riuscì a infondere le irrequietezze e le illusioni, le inquietudini e le speranze di una generazione di intellettuali che guardava al domani con curiosità e scetticismo. Baccarini, quella sua sera, incrociò cono sguardo due innamorati che camminavano lungo un viale alberato.
Anche stasera in molti, qui in Romagna, guarderanno il cielo stellato con qualcosa sotto: un prato, il mare, un giardino, una antica rocca, i binari del treno, una tavola imbandita, un parcheggio, una piazza. Chissà con quale animo, e con che attese, ognuno di noi immagina il futuro. E se anche nessuno lo disegnerà, il cielo stellato del 16 luglio 2022, varrà la pena ricordarne la bellezza per sperare (almeno questo!) che le cose comincino ad andar meglio.
Mario Proli