L’ordine del giorno collegato alla manovra di assestamento presentato e sottoscritto dal consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, sulla necessità di “sollecitare il Ministero dei Beni Culturali affinché almeno una parte dei 60 progetti presentati dalle Diocesi romagnole, nell’ambito dei fondi del PNRR per la riqualificazione dei luoghi di culto, vengano rivisti, rivalutati e finanziati con risorse sufficienti e adeguate alla valenza, materiale ed immateriale, di tali beni”, ha messo tutti d’accordo.
Pompignoli, in assemblea legislativa, ha ribadito la “forte disparità di trattamento e la grande ingiustizia rappresentata dalla notizia della Romagna tagliata fuori nella ripartizione dei fondi del PNRR anche per la riqualificazione dei luoghi di culto”.
“Per l’Emilia, le cose sono andate diversamente: 42 progetti approvati per un totale di quasi 45 milioni di euro in arrivo dal PNRR. I fondi richiesti dalle Diocesi romagnole sarebbero dovuti servire per interventi di restauro, messa in sicurezza e adeguamento anti sismico a chiese simbolo del territorio romagnolo come ad esempio la basilica di San Vitale a Ravenna, la cattedrale di San Giovanni a Cesena e il Duomo di Forlì. Senza queste preziose risorse, si rischia di dover tenere chiuse alcune delle chiese più importanti e simboliche della Romagna o, in alternativa, di prevedere un biglietto di ingresso”.
“Le chiese, le parrocchie e le abbazie della Romagna, al pari di quelle emiliane, non sono solo luoghi di culto, ma anche punti di aggregazione importantissimi per le nostre famiglie, le giovani generazioni e le comunità locali che trovano in questi spazi la propria dimensione sociale e un’occasione di rifugio e di riscatto. Sono luoghi da custodire, preservare e valorizzare. In Emilia, come in Romagna” conclude Pompignoli.