L’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” Irccs da maggio annovera tra i propri collaboratori un professionista di grande prestigio, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. È Pierfranco Conte (nella foto), coordinatore della Rete Oncologica Veneta, direttore scientifico Irccs San Camillo di Venezia e professore ordinario all’Università di Padova. Grazie al diretto impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo – Ior, che per primo ha creduto nell’importanza e nel valore di questa collaborazione per la crescita della risposta oncologica del territorio, in particolare nell’ambito dei tumori mammari, Conte sarà settimanalmente presente nella sede di Meldola. Oltre ad essere consulente scientifico per i tumori alla mammella e affrontare insieme all’equipe Irst i casi che presentano un quadro clinico complesso, parteciperà attivamente alle linee di ricerca Irst.
“Per l’Istituto Oncologico Romagnolo è un grande onore aver ottenuto la disponibilità del professor Pierfranco Conte per una collaborazione con l’Irst Irccs “Dino Amadori” – afferma Luca Panzavolta presidente Ior – questa operazione rientra sicuramente nell’ambito di quella “restituzione di fiducia” che ogni giorno siamo chiamati a dare alla comunità e al territorio in cui operiamo da 43 anni. L’Istituto di Meldola è senz’altro il fiore più prezioso generato dall’ambito Ior e come promotori, come finanziatori e come soci di maggioranza relativa della compagine del privato sociale ci sentiamo fortemente impegnati nel fornire tutto il supporto necessario per aumentare la qualità clinica, formativa e di ricerca di un Centro già di grande eccellenza. Il lavoro di Conte permetterà all’Irst un’ulteriore crescita: la sua esperienza, la sua storia umana e professionale sono di altissimo profilo e l’investimento che abbiamo deciso di fare è solo l’inizio di una collaborazione che ci auguriamo si estenda a tutta la rete oncologica della Romagna, che potrà così avvalersi di uno tra i migliori professionisti nel panorama dell’oncologia nazionale”.
Pierfranco Conte spiega il perché della collaborazione: “il motivo in parte è affettivo. Dino Amadori era per me come un fratello maggiore, o un giovane padre, non solo dal punto di vista professionale e scientifico ma anche morale. Credeva fermamente nella ricerca, per aiutare i pazienti e così facendo per migliorare anche sé stessi. Ha influito sulla mia formazione etica”. Oltre al valore umano, già da tempo Conte collabora “con clinici e ricercatori Irst e una parte della mia produzione scientifica è intrecciata con Meldola. Qui si è sviluppata non solo la ricerca traslazionale ma anche basata sulla realtà clinica, andando a beneficio dei pazienti. Sono motivato inoltre nel trasmettere le mie conoscenze, nel potermi mettere a disposizione dei colleghi più giovani”.
Il direttore generale Irst Giorgio Martelli, conferma: “abbiamo deciso di aprire la collaborazione con una delle più alte competenze in Italia sulle patologie della mammella, con l’obiettivo di facilitare i percorsi di formazione dei giovani medici e sviluppare attività di ricerca in stretta correlazione con i programmi previsti insieme all’Ausl Romagna nell’ambito del Comprehensive Cancer Care and Research Network (CCCRN). Una chance per le pazienti Irst, per tutto il territorio, possibile grazie allo Ior che ringraziamo”.
“Siamo onorati e riconoscenti all’amico Pierfranco per l’aiuto che ci vorrà dare, a vantaggio di tutti i nostri malati e a servizio della nostra struttura. L’esperienza ed i rapporti che potrà darci saranno anche di grande aiuto per la crescita dei nostri giovani medici in ambito accademico ed internazionale”, afferma il direttore scientifico Irst Giovanni Martinelli.
Non solo ambulatorio e ricerca. Così come commenta Ugo De Giorgi, direttore di Struttura Complessa di Oncologia Clinica e Sperimentale in Terapie innovative e alte dosi, con cui Conte più direttamente interagirà, “la collaborazione con il professor Conte, professionalità importante nel panorama dell’oncologia italiana, è orientata, oltre che direttamente alla gestione dei pazienti e alla ricerca nelle patologie mammarie, al sostegno ai nostri ricercatori nella presentazione di progetti e programmi utili per la partecipazione a bandi, anche per quel che riguarda gli aspetti organizzativi delle reti oncologiche, per aiutarci a realizzare concretamente il Cccrn, costruire insieme un molecular tumor board, forte dell’esperienza analoga in Veneto”.
Per Oriana Nanni, direttrice dell’Unità di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche e Responsabile del Programma Unico per l’Innovazione e la Ricerca Ausl Romagna-Irst, “la collaborazione con il Pierfranco Conte ha origini lontane nel tempo, nell’ambito soprattutto delle sperimentazioni cliniche promosse dai nostri Istituti. La sua esperienza alla rete oncologica veneta e la presenza in Irst di un gruppo dedicato alla valutazione degli esiti clinici del percorso del paziente oncologico, ha già prodotto una prima idea progettuale condivisa sul monitoraggio dei tempi di erogazione della terapia adiuvante”.