“La pioggia – comunica la Coldiretti – era attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano i danni. La grandine, infatti, è l’evento climatico più grave nelle campagne per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero“.
Quella del 2022 è la peggior estate del decennio con un drammatico aumento del +1300% fra bufere di vento, bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria con un impressionante impatto dei cambiamenti climatici che fra siccità e maltempo hanno già provocato vittime e oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd).
“Il provvedimento del presidente Bonaccini è stato opportuno e tempestivo. Prima di qualunque misura, è una scelta imprescindibile per far fronte all’ennesima manifestazione del cambiamento climatico in atto” commenta così Nicola Bertinelli, presidente di Coldiretti Emilia Romagna la proclamazione dello stato di crisi da parte della Regione, arrivata dopo i fenomeni di forte maltempo che hanno caratterizzato anche queste ultime ore.
“Gli uffici di Coldiretti – ha aggiunto il direttore regionale Marco Allaria Olivieri – hanno già iniziato il monitoraggio dei danni e invitiamo i soci a rivolgersi ai nostri uffici”.