“Finalmente dopo tre anni è pronto il progetto della Casa del Fascio. Abbandonata definitivamente l’idea di farne un centro studi e museo sul fascismo, apprendiamo alcune cose moto interessanti: innanzitutto costerà 11 milioni di euro e che gli unici soldi disponibili per ora, e cioè 3,5 milioni, sono quelli trovati dalla giunta di Giorgio Frassineti. Nessun euro trovato dalla giunta Canali. Pochi sono i soldi, e saranno in futuro molti meno, perchè non sarà in grado di intercettare l’interesse pubblico e privato sembra un progetto strumentalmente sovrastimato. Questa amministrazione non è capace di reperire soldi, e non farà il miracolo ora” si legge in una nota del PD di Predappio.
“Un progetto come questo è economicamente insostenibile e contrasta col bando del PorFesr, e il milione di euro previsto difficilmente sarà erogato. Le funzioni previste sono un costo puro. Il Comune non può sostenerle. In più il loro basso profilo renderà impossibile trovare partner gestionali (esempio fondazioni). Saranno spesi 11 milioni per un edificio che potrà solo essere chiuso, a parte quei pochi spazi di cui non c’è bisogno (anagrafe, sala convegni, informazioni turistiche). Un eventuale ristorante con scarso afflusso è solo una inutile concorrenza agli esercizi esistenti. Tutti i costi che ne verranno, e saranno molto alti, ricadranno sui cittadini di Predappio. Visto che tale progetto impatta così tanto nelle casse comunali, sarebbe necessario un incontro pubblico. La precedente amministrazione si era dotata di un comitato tecnico scientifico che Canali ha smantellato. La precedente amministrazione si era dotata inoltre di un mandato elettorale. Qui cosa c’è? Non può questo progetto affossare le finanze comunali” conclude il PD di Predappio.