Decisi incrementi annui, sia degli arrivi, sia delle presenze, in provincia di Forlì-Cesena. Aumenti che, tuttavia, non riescono a compensare la perdita rispetto all’anno 2019 (pre-covid). In forte ripresa sia il turismo nazionale sia, soprattutto, quello estero. Risultati positivi per tutti i mesi del periodo considerato, con aprile che fa segnare le migliori performance; giugno (primo mese della stagione estiva) rappresenta il mese nel quale si concentra il maggior flusso turistico. Questo è quanto rilevano le statistiche provvisorie riferite a gennaio-giugno 2022, relative al movimento turistico, rese disponibili dalla Regione Emilia-Romagna.
“I dati sul movimento turistico confermano la buona annata per il turismo nelle nostre province, nonostante non si siano recuperati pienamente i risultati pre-pandemia – commenta Roberto Albonetti segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. Anche le diverse analisi uscite in questo periodo confermano la tendenza. Secondo i risultati dell’indagine di Coldiretti, divulgati qualche giorno fa, sono 35 milioni gli italiani che quest’anno hanno deciso di andare in vacanza, in aumento del 4% rispetto al 2021, con una netta preferenza per le mete nazionali. Dai dati elaborati da Trademark Italia per l’Osservatorio su Turismo regionale, risulta che i transiti ai caselli autostradali della Riviera, da Ferrara sud a Cattolica, nei primi sette mesi dell’anno, sono in aumento del 21,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma restano inferiori del 7,1% sul 2019. Per cogliere appieno la ripresa, però, bisogna considerare che il turismo sta cambiando e il settore è chiamato a rispondere ad esigenze diverse, prima fra tutte la sostenibilità. In questo momento è necessario saper leggere i cambiamenti anche per indirizzare meglio le risorse, in particolare del Pnrr”.
Movimento turistico gennaio-giugno 2022 in provincia di Forlì-Cesena
I dati provvisori relativi al movimento turistico nei primi sei mesi del 2022, in provincia di Forlì-Cesena, registrano una crescita annua degli arrivi dell’80,5% (457.336 unità) e delle presenze del 76,8% (1.787.832 unità). Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, Forlì-Cesena si piazza al quarto posto per crescita delle presenze, dopo Bologna (+129,5%), Parma (+94,8%) e Reggio Emilia (+80,1%), con una variazione annua inferiore a quella della media regionale (+79,5%). Rispetto all’anno pre-covid 2019, però, i numeri rimangono lievemente negativi (-5,5% di arrivi, -3,2% di presenze).
Gli aumenti, rispetto ai primi sei mesi del 2021, interessano sia la clientela italiana sia quella straniera, con numeri più alti per quest’ultima.
Nel dettaglio: +69,0% gli arrivi italiani e +63,4% le presenze nazionali, +230,3% gli arrivi stranieri e +193,4% le presenze estere. Sebbene sia giugno (primo mese della stagione estiva) il mese nel quale si concentra il maggior flusso turistico (45,3% di arrivi, 55,7% di presenze), è aprile quello che fa segnare il maggior incremento tendenziale (+455,4% di arrivi, +398,1% di presenze), con tutti i mesi, comunque, che registrano variazioni positive; nello specifico, giugno registra, in termini annui, un +38,3% negli arrivi e un +46,8% nelle presenze.
L’incremento annuo delle presenze riguarda tutti i comuni della riviera: +82,5% a Cesenatico (61,9% delle presenze provinciali), +71,1% a Gatteo (9,9%), +62,7% a San Mauro Pascoli (3,5%) e +43,1% a Savignano sul Rubicone (3,5%). Per ciò che concerne i grandi Comuni (10,7% delle presenze totali), a Forlì e a Cesena le presenze crescono, rispettivamente, del 71,9% e del 64,0%, mentre per ciò che riguarda le località termali (6,8%), si rileva un +124,4% a Bagno di Romagna, +91,2% a Bertinoro e +26,1% a Castrocaro Terme e Terra del Sole. In aumento anche le presenze nelle località dell’Appennino forlivese (1,2% del totale, +109,3% annuo).