La piscina di Forlì riduce gli orari ma non chiude nonostante il caro bollette

Piscina

Il caro bollette ha creato una situazione insostenibile in tutti i settori, in ambito sportivo le piscine sono e saranno le più colpite da questa folle corsa al rialzo, già oggi più di 700 piscine in tutta Italia hanno dichiarato l’imminente chiusura. La piscina di Forlì è l’impianto sportivo più energivoro della città, anche alla luce della decisione dell’Amministrazione di non ritoccare le tariffe di affitto degli spazi in concessione, ci troviamo costretti a prendere urgenti accorgimenti per la sostenibilità dell’impianto cercando una riduzione dei consumi che passi attraverso una gestione molto attenta delle utenze, ciò significa tra gli interventi, una riduzione dell’apertura della struttura per sfruttare al meglio il calore diurno e i sistemi di efficientamento energetico presenti nell’impianto” spiega il direttore Mattia Rossi.

Con un aumento delle utenze piscina stimato per l’anno sportivo in corso da 280.000 euro a 900.000 euro circa, la situazione risulta disperata, ma nell’interesse di garantire un servizio che riteniamo fondamentale per la cittadinanza, per l’attività agonistica e per tutti gli utenti che frequentano l’utenza libera, stiamo mettendo in atto azioni che portino a evitare una chiusura dell’impianto che implicherebbe anche mettere in difficoltà 40 famiglie, tra dipendenti e collaboratori della nostra società. Il piano attuativo che è stato comunicato al Comune durante la Consulta della piscina, entrerà in vigore da lunedì 3 ottobre e vedrà una riduzione degli orari, con apertura dell’impianto posticipata alle ore 11,00 dal lunedì al venerdì e alle ore 10,00 il sabato e la domenica, la chiusura di una vasca con conseguente riduzione di orari e spazi per l’utenza libera” insiste il direttore.

Sicuramente un disagio per tutti i fruitori alcuni più colpiti altri meno in base all’orario di frequenza, ma è l’unico modo per garantire a tutti la possibilità di nuotare nei mesi a venire e scongiurare almeno temporaneamente una chiusura che danneggerebbe l’intero movimento. Compattare l’orario, ritardare un po’ l’apertura, coprire con i teli sono le poche cose che possiamo fare oltre a sperare che diminuisca il prezzo delle utenze. Garantiremo l’utilizzo di doccia e phon e il costo del biglietto di utenza libera in accordo con il Comune non ha subito aumenti, non ritenendo giusto che fossero le famiglie a pagare questa situazione assurda. Ci rincresce trovarci in una situazione che ad oggi si presenta ancora più critica dei due anni di pandemia appena trascorsi, situazione dovuta per l’ennesima volta ad eventi esterni che ci rendono impotenti, ma faremo il possibile, speriamo nella disponibilità e comprensione di tutti per gestire al meglio questa situazione, rimanendo decisi e fermi sulle scelte fatte per il bene di questo impianto e sempre disponibili al confronto e al dialogo costruttivo nel trovare soluzioni ad eventuali disagi che la situazione creerà” conclude Rossi.

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