Partito Democratico Forlivese: “Meno luminarie natalizie e più sport”

natale a Forli piazza saffi

Il grido d’allarme dei gestori degli impianti sportivi e la forte criticità in cui versano le strutture del Comune devono essere in cima alle priorità di questa Amministrazione. Alla luce del caro bollette è necessario compiere scelte di buon senso in aiuto alle centinaia di famiglie e di ragazzi impegnati durante l’anno nelle attività sportive: meno luminarie natalizie e più sport”. Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Forlì interviene oggi 12 settembre 2022 sulla situazione di grave difficoltà che investe gli impianti sportivi del Comune, a seguito dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra i gestori delle società e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, da cui è emerso che per i ragazzi impegnati nelle attività sportive si prospetta un inverno al freddo.

A fronte della crisi energetica, l’Amministrazione ora avrebbe richiesto di evitare di fare docce, di non usare il phone e di abbassare il riscaldamento degli impianti, quando ha stanziato oltre 1,5 milioni di Euro, tra il 2021 e il 2025, con due distinte delibere approvate a maggio 2021, per luminarie natalizie e videomapping. Ci sembra doveroso e urgente rivedere le priorità di questa Amministrazione: la crisi morde, i tempi sono cambiati, le necessità anche. Invitiamo il sindaco a prendere esempio dai piccoli Comuni che fin da ora e senza tentennamenti hanno già rinunciato a un Natale sfarzoso facendo scelte all’insegna del risparmio”.

È stringente individuare in tempi brevi una soluzione che eviti disagi per gli utenti – proseguono i consiglieri – non solo dal punto di vista pratico ma anche economico, per scongiurare che inevitabilmente i maggiori costi per i gestori ricadano sulle famiglie o li costringano alla chiusura, con uno stanziamento ulteriore di fondi rispetto al passato o con l’adozione di un bando, in attesa delle disposizioni nazionali”.

Già l’emergenza Covid aveva messo in ginocchio i gestori degli impianti – proseguono i consiglieri – e proprio per questo nel gennaio del 2021 avevamo chiesto con una mozione, bocciata in Consiglio comunale, di ammettere la possibilità di proroga di tre anni delle concessioni che avrebbe garantito una boccata di ossigeno a gestori e lavoratori e consentito di rientrare delle perdite subite. Dopo la bocciatura della mozione, nel mese di aprile l’Amministrazione ha cambiato idea e ha deciso di ammettere la proroga con oltre un anno di ritardo, salvo poi annullarla in autotutela nel mese di giugno. Dopo i vari cambi di rotta e ritardi – concludono i consiglieri – adesso è necessario intervenire con urgenza per sostenere i bisogni reali dei cittadini”.

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