In queste ore, il giornalista-corridore Alberto Marchesani insieme a un drappello di podisti-pionieri, sta completando la sua ultima impresa. L’ha pensata, organizzata e battezzata con un nome intrigante: “Mitica dell’acqua”. Si tratta di una corsa, o camminata, non competitiva, di tre tappe, nel delta del Po, una delle zone più affascinanti del nostro Paese. L’iniziativa è artigianale, venata da un pizzico di goliardia. Dietro ci sono la passione per la corsa e per la natura. Nessun committente, nessuno sponsor. Solo passione e volontà.
Alberto ha invitato a correre e camminare per tre giorni nella zona alta del Parco del Delta del Po, il cui eccezionale patrimonio ambientale fatto di argini, boschi e zone umide, scende anche dalle terre estensi fino alle valli, alle pinete e alle saline di Romagna. Magari, in futuro, la Mitica potrebbe anche solcare queste rotte. Il fascino dei paesaggi intarsiati di terre e di acque, salate e dolci, vissuti da animali e vegetazione, connotati da testimonianze dell’antico rapporto con l’uomo, ha catturato l’attenzione di generazioni di artisti.
Tra questi il grande Giannetto Malmerendi, quello che nell’immediato secondo dopoguerra disegnò la cartina della Romagna a colori, con gli ombrelloni sulla spiaggia, i frutti della terra e il lavoro. Una sua bellissima opera è dedicata alle zone umide della Romagna, la propaggine meridionale del Parco del Delta. Le rappresenta con straordinaria eleganza, in un gioco di trampolieri che sembrano danzare, onde di nuvole, pini secolari ed erbe palustri. In una fascia liminare dai confini morbidi. Tra terra e acque.
Mario Proli