Proseguono le assemblee dei sindaci su temi specifici: dopo l’incontro del 3 ottobre scorso su ponti e strade di competenza provinciale il 10 novembre Enzo Lattuca, insieme ai consiglieri delegati e ai tecnici della Provincia ha incontrato i 30 sindaci della Provincia di Forlì–Cesena per fare il punto sull’edilizia scolastica superiore. Le province e le città metropolitane insieme gestiscono 7.143 edifici di scuole superiori italiane, composte da 120 mila classi e 2 milioni e mezzo di studenti. Oltre la metà degli edifici sono stati costruiti prima del 1976. Purtroppo, negli anni passati, queste scuole sono state fortemente penalizzate perché i tagli insostenibili ai bilanci delle Province hanno inciso direttamente sui servizi ai cittadini, obbligando ad una pesante contrazione della spesa corrente disponibile per le manutenzioni ordinarie del patrimonio pubblico in gestione. Ciò ha ovviamente avuto pesanti ripercussioni sulle condizioni dell’edilizia scolastica delle secondarie superiori, che non solo non è stata interessata, se non in una ridottissima parte, da alcun intervento di modernizzazione, digitalizzazione, efficientamento energetico, ma che piuttosto ha visto diminuire il proprio coefficiente di sicurezza, a tutto danno degli studenti e del personale.
Oggi, con nuovi fondi statali destinati alle Province e gli investimenti legati al Pnrr possono essere programmati investimenti e manutenzioni straordinarie sugli edifici scolastici. Nella Provincia di Forlì–Cesena sono quasi 20.000 gli studenti che frequentano i 18 istituti superiori del nostro territorio: 8 a Forlì, 7 a Cesena, uno a Cesenatico, uno a Forlimpopoli, uno a Savignano sul Rubicone, oltre alle sedi distaccate di Bagno di Romagna, Galeata e Sarsina. Stiamo parlando di circa 808 aule in cui fanno lezione gli alunni dai 14 ai 18 anni della Provincia, oltre che di laboratori, palestre, aule magne, un patrimonio di edilizia scolastica imponente da conservare, manutenere, ammodernare ed implementare.
“Ad un’analisi statistica della popolazione un calo demografico degli studenti nella fascia 14-19 non arriverà prima di 5 anni – dichiara Valentina Ancarani vicepresidente della Provincia con delega all’edilizia scolastica -. Per questo, sul fronte di nuovi investimenti, è necessario predisporre nuovi spazi adeguati soprattutto per rispondere alle scuole maggiormente in sofferenza su Cesena e Forlì: a Cesena con la costruzione della palazzina nel complesso del Garibaldi – Da Vinci, importo 4 milioni di euro (10 aule, 33 laboratori, un’aula docenti, un’aula docenti, un’aula ricevimento) che sarà pronta per il prossimo anno scolastico 2023/2024 e a Forlì con 3 interventi strategici: la Palazzina dell’Ex Oliveti importo 6.670.000 di euro (22 aule, 3 laboratori, 2 aule insegnanti, un archivio e un’aula magna) in corso di realizzazione, una nuova palazzina al Centro studi Allende a due piani che si collegherà all’istituto Matteucci e alle palestre del Centro studi, per cui la Provincia sta predisponendo la gara per un importo di 4.100.000 euro, finanziato con un mutuo e la costruzione di una nuova palestra per l’Itaer di Forlì per un importo di 1.800.000 euro (Pnrr) per cui è in corso la gara d’appalto e l’apertura delle buste è prevista in questi giorni.
Sul versante delle manutenzioni straordinarie di messa in sicurezza delle scuole, grazie ai fondi Pnrr, sono previsti 5 progetti per un importo complessivo di 11 milioni di euro e i cantieri saranno affidati entro la fine dell’anno: a Forlì il miglioramento sismico delle palestre del Centro studi Allende e la messa in sicurezza dei solai e dei controsoffitti dell’ITI “Marconi”, a Cesena la manutenzione delle coperture dell’ITE Serra e all’ITT Pascal il miglioramento sismico dell’edificio e l’adeguamento sismico della palestra.”
“Sappiamo di dover recuperare ad un bisogno importante sul fronte degli edifici scolastici – dichiara il presidente della Provincia Enzo Lattuca – per questo abbiamo messo in campo un piano straordinario di investimenti sulle scuole: quasi 50 milioni di euro per 20 interventi che coinvolgono 8 istituti scolastici. Entro la fine del mio mandato dovremmo arrivare a regime sia sul fronte dell’appropriatezza che della sicurezza, ma non è sufficiente. Guardando al futuro dobbiamo anche immaginare che le nostre scuole siano più efficienti da un punto di vista energetico: per questo stiamo predisponendo uno studio di fattibilità sull’efficientamento energetico dei nostri edifici che nei prossimi anni ci permetta di reperire finanziamenti ed intervenire con investimenti ulteriori sul tema dell’autosufficienza energetica”.