Lunedì 7 novembre 2022, alle ore 20,45, nel Centro Sociale della Cava, in via Sillaro 42 a Forlì, Gabriele Zelli, Mario Proli e Maurizio Gioiello, coordinati da Giuseppe Bertolino, ricorderanno il giornalista e scrittore Salvatore Gioiello, di cui sono unanimemente riconosciute la nobiltà d’animo e la spiccata signorilità. Si interessò di storia locale, di religione, musica, sport, letteratura, fotografia, cinema, attualità e politica.
Salvatore Gioiello, scomparso nel 2009, nacque a Venezia il 7 luglio 1928, ma si trasferì a Forlì all’età di appena un anno. Fin da giovanissimo, si impegnò nella vita parrocchiale presso la chiesa di Ravaldino aderendo alla GIAC (l’Associazione Giovanile dell’Azione Cattolica) di cui divenne Delegato Aspiranti Diocesano nel 1947.
Le prime avvisaglie della sua propensione per il giornalismo emersero già nel 1943, quando ideò e realizzò il “Tifo Vitt”, che aveva l’esplicito scopo di supplire alla mancanza de “Il Vittorioso”, che aveva sospeso la diffusione a partire dall’8 settembre 1943.
Frequentò l’Istituto Commerciale Matteucci, poi venne assunto presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), dove prestò servizio per trent’anni con il ruolo di aiuto conservatore.
Nel 1952 sposò Marisa Cantarelli e dal matrimonio nacquero tre figli. La svolta ci fu nel 1969, quando si iscrisse all’Università di Urbino per frequentare la Scuola Superiore di Giornalismo. Ottenuto il diploma nel 1973 e iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti l’anno seguente, nel 1976 divenne redattore a “Il Resto del Carlino”, redazione di Cesena. Vi restò fino al 1987, quando decise di iniziare a scrivere libri assieme all’amico fraterno Lieto Zambelli. Nel complesso, pubblicò oltre 30 volumi, tra i quali spicca “Usfadè”. A questa attività accompagnò quella di addetto stampa del Panathlon Club Forlì, dell’Istituto Oncologico Romagnolo, dell’Eco della Diocesi di Forlì-Bertinoro e del Lions Club Forlì Host.