Si è svolta ieri pomeriggio 13 dicembre 2022 in Municipio la cerimonia di consegna di 15 certificati di qualifica per Operatore Socio Sanitario (OSS) finanziati parzialmente dal Comune di Forlì in collaborazione con Ial Emilia Romagna. L’evento si inserisce in un progetto più ampio, nato durante il periodo del Covid e condiviso con altri enti di formazione e il Centro Donna, per sopperire alla mancanza di personale socio sanitario qualificato e favorire al tempo stesso l’inclusione sociale e il reinserimento lavorativo di persone vittime di violenza.
All’iniziativa, svoltasi in sala consiglio, erano presenti l’assessore al welfare e politiche per la famiglia Barbara Rossi, l’assessore alle politiche educative Paola Casara, la presidente della Commissione Pari Opportunità Maria Teresa Rinieri, Giulia Civelli del Centro Donna, alcuni rappresentanti di Ial Emilia Romagna, uno dei principali soggetti formativi della regione, e i docenti che hanno seguito i diplomati.
“Siamo davvero onorati di poter accogliere in Municipio questa preziosa iniziativa – ha dichiarato l’assessore Paola Casara rivolgendosi ai neo OSS – la vostra è una professione determinante per il benessere e gli equilibri della nostra comunità. Insieme, dobbiamo essere capaci di trasmettere ai più giovani e a chi si approccia al mondo del lavoro i valori e la ricchezza umana di questo straordinario mestiere”.
Per l’assessore Barbari Rossi “è motivo di grande orgoglio aver finanziato con 40 mila euro questi importanti percorsi formativi, che hanno coinvolto anche donne vittime di violenza. Decidere di fare l’Operatore Socio Sanitario è un percorso intimo e complesso, che implica di dedicarsi agli altri, ai più fragili, ai non autosufficienti e a chi ha bisogno. Non si tratta solo di una scelta lavorativa, fatta di impegno e sacrifici, ma anche e soprattutto di una scelta di vita, rivolta agli altri e a chi soffre situazioni di solitudine”.
“Ci tenevamo moltissimo a organizzare questa iniziativa in Comune – ha aggiunto infine la presidente della Commissione Pari Opportunità Maria Teresa Rinieri – è stato un percorso di crescita e arricchimento reciproco che abbiamo voluto premiare pubblicamente. Questa è la prima volta che il Comune apre le porte a una cerimonia di questo tipo; noi abbiamo deciso di farlo perché riteniamo che la professione di Operatore Socio Sanitario sia custode di una grande bellezza, lavorativa ma soprattutto umana”.