«Di fronte all’ulteriore aggravarsi della situazione per tante famiglie e imprese, sentiamo il dovere di tornare una volta di più sul tema dell’energia e delle bollette. A tanti mesi di distanza dalle nostre prime richieste, registriamo che il Comune di Forlì non ha ancora definito alcuna forma di aiuto per fronteggiare questa drammatica emergenza economica e sociale. Si tratta di un’inerzia davvero incomprensibile di fronte a una situazione tanto grave, che rappresenta l’eccezione negativa in un panorama regionale nel quale pressoché tutte le amministrazioni principali hanno già definito varie misure straordinarie a sostegno di cittadini e tessuto economico» è il commento di Federico Morgagni di Forlì e Co.
«A fianco di questo tema, diventa vieppiù evidente e preoccupante il profilarsi di un problema anche rispetto alla fornitura di servizi di diretta competenza comunale, come emerso con chiarezza dall’annuncio (poi per fortuna rientrato) della mancata fornitura di acqua calda dalle docce degli impianti sportivi cittadini. Già a suo tempo avevamo sollecitato l’adozione di un Piano strutturale di risparmio ed efficientamento energetico da parte del Comune, che partisse da una ricognizione completa di tutti gli edifici di proprietà pubblica per valutare ogni possibile azione volta al loro efficientamento energetico e utilizzo per l’autoproduzione di energia pulita» insiste l’esponente di minoranza.
«I progetti per l’efficientamento delle scuole cittadine, avviati da alcuni anni, sono meritori, ma chiaramente insufficienti nella situazione odierna. Chiediamo quindi che in occasione della prossima discussione di bilancio, il Comune di Forlì assuma il tema dell’efficientamento energetico del proprio vasto patrimonio edilizio (a partire da palestre, impianti sportivi, biblioteche, teatri, ecc.) come priorità strategica, definendo un piano degli interventi con relative tempistiche e risorse. Contestualmente, tale piano dovrà contenere un programma organico di tutte le misure da adottare per il risparmio dei costi e il contenimento dei consumi all’interno dell’Ente, condiviso con le parti sociali; ciò in maniera tale da evitare non solo annunci estemporanei ma anche il determinarsi di una riduzione dei servizi per i cittadini» conclude Federico Morgagni, capogruppo Forlì e Co.