A seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale del PAESC 2022, intervengono i Dem forlivesi: “per prima cosa occorre spiegare che il PAESC (Piano di azione per l’energia sostenibile ed il clima) è un importante strumento di cui i Comuni si dotano per individuare azioni per la lotta ai cambiamenti climatici ed alla crisi energetica. Già nell’aprile 2019, l’Amministrazione di centrosinistra aveva aderito al Patto dei Sindaci per il clima e l’energia tra i cui impegni c’era appunto la redazione del Paesc da parte del Comune di Forlì; questo documento fissa obiettivi sfidanti per la città di Forlì, tra cui la riduzione del 40% di emissioni di CO2 al 2030 ed elenca una serie di azioni per raggiungere tale obiettivo“.
“Riteniamo che le azioni individuate nel piano proposto dalla giunta Zattini risentano purtroppo di carenze che rischiano di inficiare le tempistiche e i risultati dell’intero Piano: innanzitutto, molte azioni sono legate all’applicazione del nuovo Piano urbanistico generale (PUG), ma l’Amministrazione Zattini, a differenza di Ravenna e Cesena, latita sul Pug, mentre per rendere efficace il Paesc occorrerebbe aver già definito numerosi aspetti, ad esempio: la rigenerazione urbana, la riduzione della impermeabilizzazione, la forestazione urbana per contrastare le onde di calore, interventi sulle aree più vulnerabili della città e il miglioramento della resilienza ai cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, c’è da interrogarsi sulla credibilità delle azioni inserite nel Paesc, visto che la giunta Zattini ha riproposto quanto inserito in altri precedenti documenti di pianificazione (si pensi al Piano della mobilità sostenibile, approvato in Consiglio comunale a gennaio 2020) a cui tutt’ora non ha dato per nulla attuazione; infatti, la giunta Zattini, non è minimamente intervenuta sulla mobilità del centro storico e delle arterie principali, anzi la situazione del traffico cittadino risulta evidentemente peggiorata” insistono i consiglieri del Partito Democratico.
“Ancora, crediamo che il teleriscaldamento previsto nel Paesc debba superare la sua attuazione attraverso l’implementazione di fonti rinnovabili, partendo da quanto può contribuire il Campo solare di Villa Selva, duramente criticato da Lega e Fratelli d’Italia, che guidano la città, ma che ora lo rivalutano quale opportunità di sviluppo. Da ultimo, riteniamo insufficienti le azioni sul tema delle comunità energetiche, aspetto su cui serviva maggiore coinvolgimento partecipativo dei cittadini, dei quartieri, delle associazioni e degli operatori economici; se veramente vogliamo conseguire gli importanti obiettivi di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione, occorre intrecciare le grandi e piccole azioni del pubblico con quelle di famiglie ed imprese, attraverso una visione chiara ed una regia convinta della Giunta, che qui del tutto manca” concludono i Dem.