Il mio amico Gabriele Belosi, pediatra, va in pensione. Sotto i suoi occhi è passata una parte di città, ora adulta, che non lo dimenticherà. Almeno per qualche generazione. È un privilegio che tocca a pochi: alcuni medici, alcuni insegnanti; non molti altri. Nessuna cifra può comprare la memoria di una collettività. Per fortuna.
E di solito, chi ha cercato di comprarla non è sopravvissuto all’epoca in cui ha potuto imporre con l’arroganza, il potere e il denaro la sua potenza. Gabriele sta dall’altra parte: quella delle persone buone e perbene. Un’altra pasta d’uomo. Un esempio. Meno male che c’è.
Roberto Balzani