Quante sono state le persone che, tra l’inizio di settembre del 2021 e la fine di dicembre del 2022 si sono avvalse degli strumenti informativi dello IAT (Informazioni e Accoglienza Turistica) di Forlì? Secondo i dati estrapolati dal servizio turistico comunale sono 4806 i contatti e le richieste di informazioni inoltrate allo sportello o da remoto da turisti e residenti; 636 nel 2021 e 4170 nel 2022.
A entrare nel dettaglio di questo primo bilancio consuntivo dello IAT è l’Assessore al turismo Andrea Cintorino: “la prima considerazione da fare riguarda il metodo di elaborazione dei dati raccolti dai nostri operatori. Quando parliamo di ‘richieste’ e ‘contatti’ facciamo riferimento a tutte quelle persone che, in varie forme, hanno chiesto informazioni specifiche allo sportello e ottenuto una risposta. Sono esclusi quindi coloro che, più semplicemente, hanno fatto visita al nostro punto informativo, si sono seduti per la consultazione delle mappe interattive o di una rivista, o hanno usufruito dei nostri spazi di coworking. Inoltre, il contatto viene considerato sempre con valore unitario anche nel caso di nucleo familiare di più persone o richieste di gruppi organizzati, tour operator”.
“Per quanto riguarda la tipologia di richieste, la maggior parte di queste avviene al banco, a tu per tu con le nostre guide. Nei quattro mesi del 2021 ne abbiamo censite 474 mentre nel 2022 sono state 2493. Seguono, per numero di frequenza, le richieste telefoniche (141 nel 2021 e 1518 nel 2022) e infine quelle per e-mail (21 nel 2021 e 159 nel 2022). Per quel che riguarda la suddivisione regionale dei contatti provenienti dall’Italia, la voce grossa la fa la nostra Regione, con 409 richieste inoltrate nel 2021 e 3190 nel 2022. Ma abbiamo registrato una buona interazione anche dalle Regioni a noi limitrofe, come Lombardia, Toscana, Piemonte, Marche e Umbria. La Lombardia, in particolare, è seconda in termini di contatti pervenuti ai nostri uffici turistici; 11 nel 2021 e 102 nel 2022. Sul podio, al terzo posto, troviamo la Toscana con 5 richieste di informazioni nel 2021 e 59 nel 2022 ma anche il Piemonte con 8 richieste nel 2021 e 48 nel 2022. Questo significa che la nostra città e il suo patrimonio artistico e culturale sono punto di riferimento per turisti e visitatori provenienti da ogni parte d’Italia”.
“Ma il dato che più ci inorgoglisce e ci sprona a proseguire nella pianificazione di investimenti importanti sul settore del turismo è il numero di contatti provenienti dall’estero in questi primi 16 mesi di vita dello IAT. Se nel 2021 sono stati appena 26 complice l’inaugurazione a settembre dello sportello, nel 2022 hanno raggiunto quota 224, con numeri che fanno ben sperare per l’indice ricettivo futuro del nostro territorio soprattutto per quanto riguarda il turismo tedesco. Dalla Germania, infatti, sono pervenute 41 richieste di informazioni nel 2022 a cui ‘fanno concorrenza’, nello stesso anno, le 31 provenienti dalla Spagna, le 29 dalla Francia, le 15 dalla Polonia, le 13 dall’Olanda e le 10 dal Belgio. Ma abbiamo registrato contatti anche extra Ue come per esempio dal Brasile (5), dagli Stati Uniti (5), dall’Argentina (5), dal Messico (4), dall’Arabia Saudita (2), dall’India (3) e anche dalle Filippine, da Singapore, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda”.
“Infine, per quanto riguarda il sito Scopriforli, ovvero la nostra piattaforma di informazione turistica, nel 2022 sono stati più di 1 milione gli accessi per consultazioni di pagine, immagini e contenuti. La maggior parte degli accessi, circa l’80 %, proviene dall’Italia; seguono Francia, Stati Uniti d’America, India, Russia, Gran Bretagna e Spagna. Questo primo bilancio dello IAT – conclude l’assessore Cintorino – è certamente positivo e ci riporta l’immagine di una Forlì sempre più attrattiva, vocata non solo alle grandi mostre del San Domenico e alla riscoperta dei Musei Civici, ma anche punto di riferimento nell’offerta di un turismo enogastronomico di qualità, sportivo, sostenibile, all’insegna delle tradizioni ma anche di nuovi spazi per i giovani e l’innovazione tecnologica. Una Forlì che stiamo costruendo giorno dopo giorno e che piace sempre di più anche a chi non ci vive”.