Partito Comunista: grande tristezza per l’assoluzione dell’ex militante di Forza Nuova

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Il fatto non costituisce reato“. Con questa motivazione il Tribunale di Forlì ha assolto l’ex militante di Forza Nuova che il 28 ottobre 2018 indossò la maglietta con la scritta ‘Auschwitzland’ durante il raduno dei nostalgici a Predappio.

«Il Partito Comunista Italiano Federazione di Forlì-Cesena – si legge in una nota – esprime, compatto ed intransigente, tristezza e preoccupazione per la recente sentenza di assoluzione del Tribunale di Forlì a favore di un personaggio lugubremente antistorico, anticomunista ed antidemocratico che indossava il 28 ottobre 2018, a Predappio, una maglietta inneggiante all’inferno di Auschwitz. La sfortunata protagonista ha dichiarato che la sua maglietta si era rovinata ed allora aveva preso la prima che aveva trovato nell’armadio. Non vogliamo pensare a quale avesse scelto per prima».

«Come è possibile che non vi sia reato ai sensi della Legge Mancino nel mostrare, come scanzonati ed innocenti, i segni di ciò che fu uno dei passaggi più delinquenti, feroci e folli del nazifascismo? Noi comunisti, che pochi giorni fa abbiamo ricordato il centenario della nascita del Partigiano Medaglia d’Oro al valor militare, Silvio Corbari, vittima 21enne della stessa tragica pazzia e che ci apprestiamo a commemorare la prossima giornata universale della Memoria il prossimo 27 gennaio, garantiamo di mantenere alta la nostra vigile attenzione contro i sempre pericolosi e fetidi rigurgiti fascisti. Promettiamo che i valori antifascisti su cui si fondò la nostra Costituzione non spariranno mai dalle nostre menti, dalle nostre penne, dalle nostre parole e dalla nostra bandiera rossa» conclude la nota del Partito Comunista Italiano Federazione di FC.

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