Ho personalmente molta considerazione per Pelé, Benedetto XVI e Vialli, ma trovo francamente esagerata la copertura che l’informazione pubblica e privata ha dato di questi tristi eventi. Non perché queste persone non meritino il ricordo: ma perché trovo stucchevole e un po’ ipocrita questa costruzione enfatica della memoria, bulimica, eccessiva, lacrimevole, e poi subito rimossa. Si chiude la bara e si passa ad altro. Ad esempio il compleanno di Celentano.
Ma ci importa davvero? E il futuro? Non pervenuto, se non per le fantastiche tecnologie che ci attendono. O per le catastrofi ambientali incombenti, il cui solo parlarne ci rende più buoni e responsabili. Penso si tratti di una strategia, non politica intendiamoci, per riempire le scalette a buon mercato, senza compiere la fatica di stanare le notizie, quelle che magari non stanno in rete, ma nella realtà nazionale e internazionale. E che tuttavia, ciò nonostante, come la talpa della storia, stanno scavando in silenzio il solco in cui finiranno fra non molto le nostre vite.
Roberto Balzani