Con l’imponente donazione a favore del Comune di Forlì di inizio 2023 dell’ultima parte dell’Archivio della famiglia Paulucci di Calboli, la città si arricchisce di uno straordinario patrimonio di documenti relativi ad una delle più antiche famiglie forlivesi, ricordata già da Dante nel XIV canto del Purgatorio.
“Questo importante giacimento documentario appartenne all’ambasciatore Rinieri Paulucci di Calboli (1925-2011), cittadino onorario di Forlì dal 1996, discendente di Fulcieri, l’eroe della Grande Guerra, e del noto ambasciatore Raniero Paulucci Di Calboli – spiega l’assessore Valerio Melandri -. Grazie alla volontà degli eredi, questo prestigioso patrimonio è ora divenuto di proprietà comunale, offrendo quindi alla comunità, a storici e ricercatori la possibilità di studiarlo e divulgarlo”. L’archivio Paulucci di Calboli, ramo romano, è oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Forlì.
Il fondo consta di circa 800 pezzi, tra buste di carteggio, album fotografici, giornali, riviste e altro materiale documentario eterogeneo, e copre un arco cronologico che va dal 1855 al 1978, con antecedenti dal 1588 e seguiti fino al 1981. La famiglia Paulucci di Calboli aveva già donato alla città di Forlì, nel corso del Novecento, altre raccolte di documenti, libri di pregio e notevoli opere d’arte (tra le quali si segnalano sette sculture di Adolfo Wildt), il Fondo Dreyfus ed una ingente raccolta di bandi della Repubblica Cispadana.
“Tale patrimonio – conclude Melandri – rappresenta una fonte preziosa per lo studio e la memoria non solo della città di Forlì e del suo territorio ma anche della storia internazionale degli ultimi duecento anni. Infatti, i personaggi che hanno dato lustro alla famiglia Paulucci di Calboli, in particolare nel secolo scorso, sono stati protagonisti e testimoni di vicende storiche e politiche decisive, nazionali ed europee”.
L’Archivio Paulucci di Calboli, insieme ad altri importanti fondi pubblici e privati, è oggetto dell’accordo “Archivi forlivesi del Novecento”, che vede coinvolti il Comune di Forlì, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e la Fondazione Ruffilli. Tale progetto ha come obiettivo la digitalizzazione e la conseguente valorizzazione di questo vasto complesso di documenti che faranno luce su numerosi e significativi aspetti del secolo scorso. Questa ultima donazione segue la recentissima e altrettanto preziosa acquisizione del Fondo Paulucci de Calboli Ginnasi, lato forlivese, grazie alla disponibilità della famiglia.