“Art” di Yasmina Reza al Teatro Testori

Teatro Testori Forli

Sabato 25 febbraio 2023 alle ore 20,30 andrà in scena al Teatro Testori, in via Vespucci a Forlì,  lo spettacolo “Art“, una produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse diretta da Emanuele Conte e interpretata da Graziano Sirressi, Enrico Pittaluga e Luca Mammoli, tre attori del collettivo Generazione Disagio.

Commedia crudele e divertente sull’amicizia, tradotta in oltre trenta lingue, Premio Moliére nel 1994, Art è un testo di Yasmina Reza, una delle maggiori drammaturghe in lingua francese, autrice, tra gli altri, de Il dio del massacro da cui Roman Polanski ha tratto il film Carnage.

Tre amici – Marc, Serge e Yvan – si confrontano sulla qualità artistica di un quadro completamente bianco, discutendo sul prezzo altissimo per il quale è stato acquistato da uno dei tre. La discussione diventa presto un dibattito dai toni accesi sull’arte contemporanea per sfociare in un violento litigio che non riguarda più l’arte, ma il loro stesso rapporto di amicizia.

In un crescendo di dialoghi serratissimi, i tre protagonisti, sempre a distanza tra loro, giocano una partita a scacchi dentro quadrati di luce, in cui la realtà della loro relazione è resa evidente da una messa in scena estremamente essenziale, priva di ogni elemento naturalistico, nelle scenografie come nella recitazione, a totale servizio del testo. Un confronto nudo, frontale, quasi cinematografico, in cui personalità e nevrosi arrivano ad incrinare, forse in modo irreparabile, il loro stesso rapporto.

Un terreno in cui entrano in gioco tutte le variabili dei rapporti umani; quale rapporto, anche il più intimo o il più felice, non è basato su qualche mezza verità, su qualche completa bugia o grande malinteso? Si conoscono da una vita Marc, Serge e Yvan; si sono sempre voluti bene, si sono sempre piaciuti e stimati, ma di fronte a quella tela bianca, non si riconoscono più. Il bianco del quadro è lo spazio vuoto che diviene regno di equivoci, di non detti, di silenzi; uno specchio in cui si è costretti a scavarsi dentro, un terreno di confronto in cui ciascuno puo’ cercare di vedere quello che vuole oppure scegliere di non vedere assolutamente nulla.

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