“Le scuole paritarie meritano attenzione perché il loro ruolo pubblico è fondamentale nella tenuta del sistema nazionale dell’istruzione e lo è ancor di più nei centri di periferia, dove spesso e volentieri mettono a disposizione della cittadinanza servizi che lo Stato non riesce a garantire“. L’ha detto Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, durante l’incontro avuto nei giorni scorsi con la Fondazione Istituto San Giuseppe di Meldola, che nel centro bidentino ha la Scuola Materna Mons. Achille Lega e il Nido d’Infanzia Sacro Cuore. Accompagnata dal consigliere nonché coordinatore comunale di FdI di Meldola Lara Bruno, Buonguerrieri si è confrontata con la dirigente scolastica e vicepresidente regionale della FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) Annamaria Di Cicco e con le insegnanti Elisa Bianchi, Barbara Celli e Monia Rustignoli.
“Entrare in questa scuola è come mettere piede dentro casa – precisa Lara Bruno -. Una struttura davvero accogliente e funzionale che ospita 120 bambini. Gli spazi esterni sono curati e ben attrezzati e, come è stato spiegato, l’attività all’aria aperta è parte integrante del percorso formativo: i bambini, infatti, fanno lezione all’aperto, a contatto con la natura. Questo ci suggerisce come la scuola sia all’avanguardia“.
“Anche per questo le scuole paritarie sono strategiche per il sistema nazionale dell’istruzione – prosegue Buonguerrieri – perché qui si può innovare e sperimentare, attingendo così preziose esperienze per tutta la pubblica istruzione. Il corpo docenti mi ha parlato delle difficoltà che vivono le scuole paritarie, enti che da tempo chiedono più attenzione e rivendicano il loro ruolo nel territorio: senza queste strutture, pensiamo ad esempio ai nidi, non ci sarebbero risposte sufficienti. E poi rappresentano una offerta formativa aggiuntiva. Fratelli d’Italia, e lo abbiamo scritto anche nel nostro programma, è per la tutela delle paritarie e per la libertà di scelta educativa delle famiglie, anche attraverso l’introduzione di voucher da poter spendere liberamente nelle diverse strutture scolastiche. Serve fare di più – conclude Alice Buonguerrieri – ma stiamo lavorando per trovare gli strumenti e le risorse necessarie“.