Cesena e Forlì escluse dall’offerta turistica regionale, il territorio deve reagire. Lo chiede l’Unione provinciale di Confcommercio di Forlì-Cesena che nel territorio cesenate e forlivese è impegnata a dare un contributo fattivo alla realizzazione di un’offerta turistica integrata romagnola e regionale, come confluenza dei turismi integrati che rappresentano l’eccellenza della Romagna. Tutti a parole lavoriamo congiuntamente in questa direzione in un grande gioco di squadra, ma bisogna essere coerenti nei fatti, come questa volta purtroppo non è avvenuto.
“Anche sulla base di questo impegno quotidiano per l’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena – dichiarano il presidente dell’Unione provinciale Augusto Patrignani, presidente Confcommercio di Cesena, e il vicepresidente Roberto Vignatelli, presidente Confcommercio di Forlì – appare incomprensibile nonché inaccettabile che le città di Forlì e Cesena e i loro più estesi territori comprensoriali risultino tagliati fuori dal documentario di promozione turistica sull’Emilia Romagna, della durata di 110 minuti e riguardante ben 50 località regionali, che qualche sera è stato trasmesso su una tv nazionale tedesca per rappresentare la nostra Regione, con la messa in mostra di 50 eccellenze. Il filmato è stato sostenuto dalla Regione, attraverso il coordinamento della società per il turismo Apt. Si tratta di un episodio grave che deve essere stigmatizzato da chi rappresentai territorio, la Provincia di Forlì-Cesena e i i due comuni interessati, ma anche gli altri territoriali. Invece in questi giorni, i rappresentanti politici dei cittadini, tranne qualche eccezione, non si sono fatti sentire e la Provincia ha taciuto. Anche l’amor proprio di cesenati e forlivesi è stato ferito e questo silenzio della politica sconcerta e accresce l’amarezza”, rimarcano Patrignani e Vignatelli.
“Tra le eccellenze monche – proseguono presidente e vicepresidente dell’Unione provinciale Confcommercio – non sono comprese quelle di buona parte del Cesenate e del Forlivese, mentre sono rappresentate l’eccellenza rivierasca di Cesenatico e le eccellenze enogastronomiche e artigianali di Sogliano al Rubicone vanto del territorio, che lo meritano ma non certo le uniche in provincia. Forse che la Biblioteca Malatestiana di Cesena patrimonio dell’Unesco, i Musei di San Domenico di Forlì e tutto il campionario di attrattive dei borghi, delle Valli del Savio e del Bidente con il parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e del Bidente, la Forlimpopoli di Pellegrino Artusi, tempio del turismo gastronomico, Bagno di Romagna con le terme e potremmo proseguire a lungo non meritavano di rientrare nel novero delle eccellenze? La rappresentazione assurdamente parziale si esplicita nel corso del video quando vengono indicate solo sei tappe turistiche: Modena, Parma, Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini. Cesenate Forlivese non sono neppure menzionati. Incredibile dimostrazione di dilettantismo, scarsa sensibilità e conoscenza dei territori e autolesionismo”.
“Un’omissione, spiace rimarcarlo ma è così, imperdonabile la promozione di un territorio monco con figli e figliastri – proseguono Patrignani e Vignatelli – che penalizza addirittura oscurandole due località di grande attrattività. Quanto si è verificato non trova alcuna spiegazione – concludono il presidente dell’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena Patrignani e il vicepresidente Vignatelli – e non vogliamo neppure pensare che il documentario abbia voluto penalizzare una parte così importante e rappresentativa di Romagna, ma quel che è certo è che il danno reputazionale prodotto non è indifferente, per il territorio regionale, per le località oscurate e anche per chi ha il compito di promuovere con mirate strategie di marketing il territorio dell’Emilia Romagna. Ai danni si ripara non solo scusandosi, ma facendo, e l’Unione provinciale Confcommercio chiede pertanto che si corra tempestivamente ai ripari con una nuova iniziativa di promozione del territorio che includa, risarcendole, le località danneggiate e renda ragione di tutte le attrattive turistiche regionali. Un intervento riparatore, anche da parte della Regione e Apt, è pertanto indispensabile, così come è doveroso che chi rappresenta politicamente il territorio forlivese e cesenate faccia sentire la sua voce. Senza i territori del Cesenate e del Forlivese viene promossa iniquamente una Regione monca, non si può far finta di niente e occorre correggere il tiro”.