Nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini un’impresa su tre è artigiana; i dati elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna confermano la rilevanza, la diffusione e la centralità dell’artigianato. Nel corso del 2022 migliora il saldo tra iscrizioni e cessazioni. Le imprese artigiane attive crescono ed evidenziano un trend in aumento nel settore delle costruzioni, nei servizi alla persona e nei servizi alle imprese; diminuiscono, invece, nel comparto alloggio e ristorazione, nel manifatturiero e nei trasporti. Continua l’incremento delle società di capitale e la riduzione dell’incidenza delle società di persone.
“Nelle province di Forlì-Cesena e Rimini crescono le imprese artigiane attive, con una dinamica in controtendenza rispetto a Emilia-Romagna e Italia, dove invece sono in flessione. Aumenta, perciò, la numerosità delle imprese attive e l’imprenditorialità artigiana, cioè l’incidenza dell’artigianato sul totale delle imprese – commenta Roberto Albonetti segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. Questi elementi positivi dimostrano ancora una volta l’importanza e la reattività del sistema artigiano locale, sebbene sia centrale e predominante l’effetto traino del settore costruzioni. Oggi è, però, difficile identificare un sentiero di espansione certo e il trend di ripresa del 2022 è messo in discussione dagli effetti di rimodulazione dei bonus fiscali legati all’edilizia e dai gravi elementi di discontinuità e instabilità economica, come il costo e la scarsità di alcune materie prime, il costo dell’energia, l’elevata inflazione e la crescita dei tassi di interesse nominali, che complicano notevolmente lo scenario di breve periodo. Per questo l’impegno della Camera della Romagna, insieme a tutti gli attori del territorio, è finalizzato a sostenere l’imprenditorialità del territorio, con interventi concreti, dalla facilitazione dell’accesso al credito, alla semplificazione e all’innovazione, per stabilizzare e accrescere, in modo che possano essere competitive sui mercati nazionali e internazionali”.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, su dati Infocamere, la dinamica anagrafica nell’anno 2022 evidenzia, nelle due province, Forlì-Cesena e Rimini, 1.668 iscrizioni e 1.409 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di 259 unità, (nel 2021 fu pari a 210 imprese). La consistenza del saldo di cui sopra dipende anche dall’inclusione delle imprese artigiane dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); il saldo al netto di tale componente esogena sarebbe stato, in ogni modo, positivo e pari a 179 unità.
Rispetto al 2021 (e al netto degli effetti dimensionali indotti dalle modificazioni territoriali di cui sopra), il dato delle iscrizioni risulta aumentato del 4,9%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute dell’8,1%. Con riferimento al periodo pre pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta superiore del 9,1% alla media 2017-2019, mentre il livello delle cessazioni non d’ufficio è ancora inferiore del 13,5%.
Al 31 dicembre 2022, le imprese artigiane attive rappresentano circa un terzo (il 30,3%) del totale delle imprese attive provinciali, a fronte del 31,1% della regione e al 24,7% dell’Italia. Alla data in esame, le imprese artigiane attive sono 21.711, in aumento del 1,2% rispetto al 2021, dato complessivamente migliore (e in controtendenza) di quello regionale (-0,8%) e nazionale (-1,1%). Tale variazione è comprensiva anche del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; la crescita delle imprese artigiane attive al netto di tale componente esogena sarebbe stata, in ogni modo, pari al +0,8%.
Con riferimento ai settori di attività, le imprese artigiane del settore costruzioni rappresentano il 41,0% del totale delle imprese artigiane provinciali, in aumento del 3,1%; il 19,7% opera nel manifatturiero, in flessione dello 0,7%; il 12,7% si ritrova nelle “altre attività di servizi” (+0,5%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana; il 7,3% nel Trasporto e magazzinaggio (-1,7%); il 5,1% nel commercio (-0,6%), il 5,0% in alloggio e ristorazione (-2,2%) e il 3,2% nei servizi alle imprese (+5,8% la dinamica tendenziale). La maggioranza delle attività artigiane (il 73,2%) è costituita come ditta individuale (+1,7% rispetto al 2021).
Sistema imprenditoriale: focus provincia di Forlì-Cesena
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, su dati Infocamere, nel corso del 2022, in provincia di Forlì-Cesena, si sono iscritte 807 imprese artigiane e se ne sono cancellate 751 (al netto di quelle d’ufficio): il saldo è positivo per 56 unità (nel 2021 fu pari a +33 imprese). Il tasso di crescita annuale delle imprese artigiane registrate è pari al +0,47%, minore del dato regionale (+0,78%) e nazionale (+0,62%).
Rispetto al 2021, il dato delle iscrizioni risulta aumentato del 5,4%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 2,5%. Con riferimento al periodo pre pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta superiore del 6,2% alla media 2017-2019, mentre il livello delle cessazioni non d’ufficio appare ancora inferiore del 12,5%.
In provincia di Forlì-Cesena l’artigianato appare rilevante, diffuso e centrale nella struttura economica del territorio: al 31 dicembre 2022, infatti, il 32,4% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 31,1% dell’Emilia-Romagna e al 24,7% dell’Italia. Alla data in esame sono presenti 11.835 imprese artigiane attive, in aumento (+0,5%) rispetto al medesimo periodo del 2022, una dinamica migliore e in controtendenza rispetto a quella rilevata in regione (-0,8%) e a livello nazionale (-1,1%). Sebbene la positiva tendenza, il numero delle imprese artigiane attive della provincia di Forlì-Cesena non risulta ancora aver recuperato i livelli del 2019.
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane attive nel settore delle costruzioni, che costituiscono il 40,1% del totale delle imprese artigiane in provincia, risultano in crescita del 2,2%, tendenza che si è consolidata nel corso dell’anno (e che ha ripetuto la positiva performance del 2021), quale effetto diretto degli incentivi governativi alle ristrutturazioni private che hanno fortemente stimolato la domanda edilizia. Quello delle costruzioni è un settore centrale per l’artigianato provinciale, infatti, oltre a costituire la maggioranza delle attività artigiane locali, si caratterizza per la rilevante presenza di imprese artigiane (8 imprese su 10 attive in edilizia sono artigiane). Al suo interno è possibile distinguere le dinamiche dei comparti principali: le attività di costruzione di edifici risultano in flessione dell’1,1% su base annua, mentre le imprese artigiane dedicate ai lavori di costruzione specializzati (che costituiscono circa l’87,0% del settore e ove rientrano le attività di impiantistica) sono cresciute del 2,7% rispetto al 2021.
Le imprese artigiane del manifatturiero (il 20,8% del totale) sono, invece, ancora in flessione (-0,8%). Il 12,8% si concentra nelle “altre attività di servizi”, stabili (+0,1%): tale comparto comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana (l’85,4% delle imprese del settore è artigiana). Proseguendo, il 7,8% delle imprese artigiane si ritrova nel trasporto e magazzinaggio (-2,6%), il 5,2% nel commercio (-0,8%), il 4,5% nelle attività di alloggio e ristorazione (-2,4%), il 3,0% nei servizi alle imprese (+3,2%) e il 2,5% nelle attività professionali e tecniche (+3,9%).
Con riferimento alle aggregazioni territoriali della provincia di Forlì-Cesena, la dinamica delle imprese artigiane nel comprensorio di Cesena (che costituisce il 54,7% delle imprese artigiane totali della provincia) risulta stabile (+0,2%) rispetto al 31 dicembre 2021. Nel Comune di Cesena (che costituisce il 21,7 % dell’artigianato provinciale), le imprese artigiane attive sono in flessione dell’1,0%. Nel comprensorio forlivese (dove si concentra il 45,3% delle imprese artigiane provinciali) le attività sono invece in aumento (+0,8%); +1,4% per le imprese artigiane con sede nel Comune di Forlì (incidenza del 28,9%). Nelle Vallate si localizza il 19,0% delle imprese artigiane totali, in flessione dello 0,7% rispetto al medesimo periodo del 2021. Nell’area del Basso Rubicone (caratterizzate dalla più elevata presenza di attività artigiane, dove 4 imprese su 10 sono artigiane N.d.R.), dove si ritrova il 17,2% delle attività artigianali provinciali, infine, la dinamica imprenditoriale è in aumento del 2,4%.
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,8%), sono in aumento dell’1,2%; le società di persone sono in flessione del 3,5% e incidono per il 18,9% del totale; le società di capitale, pari all’8,0% del totale imprese artigiane, sono in crescita del 4,1%, con una dinamica sovrapponibile a quella degli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Anche per le attività artigiane, così come per la totalità delle imprese provinciali, si nota, nel medio periodo, una tendenza in aumento delle società di capitale e una riduzione di quelle di persone.