Saranno posizionati 13 stalli rosa sia in centro storico che fuori, vicino alle aree e ai servizi di pubblica utilità, per agevolare le famiglie in questa particolare fase della loro vita, caratterizzata da nuove esigenze e problematiche, tra cui la conciliazione dei tempi. “Si parla sempre di inclusività e di misure concrete per andare incontro alle esigenze delle donne in stato di gravidanza e famiglie con neonati. Questa lo è” dichiarano in una nota congiunta l’assessore al welfare Barbara Rossi e l’assessore alla mobilità Giuseppe Petetta. La proposta, redatta dai tecnici di FMI, è stata sottoposta oggi in giunta e approvata all’unanimità.
“Gli stalli rosa, recentemente disciplinati dal Codice della Strada, costituiscono un grande contributo sociale per le donne in stato di gravidanza e i genitori con neonati. Favoriscono il percorso della maternità e genitorialità con più serenità e meno stress, migliorando la mobilità delle famiglie all’interno del centro urbano, permettendo di parcheggiare senza difficoltà negli spazi appositi. Gli stalli potranno essere utilizzati sia dalle donne in stato di gravidanza che da entrambi i genitori con bambini fino a due anni di età”.
Nel dettaglio, verranno realizzati 4 stalli rosa in centro storico, uno per ogni corso principale, prevedendo la trasformazione di altrettanti posti a pagamento (Corso della Repubblica, Corso Mazzini, Corso Garibaldi, Corso Diaz), e altri 9 individuati in ulteriori zone strategiche di Forlì (Parco Urbano, Centro per le Famiglie, Ospedale, Parco Paul Harris, Buscherini, Parco di via Dragoni, Parcheggio dell’Argine).
“Gli stalli rosa rappresentano un gesto concreto di sensibilità, rispetto e senso civico per le donne in dolce attesa – aggiunge l’assessore Rossi – non solo, questa iniziativa assicurerà un migliore esercizio del diritto a una mobilità più inclusiva su tutto il territorio”.
“Questa misura – conclude Petetta – è il frutto di una progettualità trasversale tra il Comune e Forlì Mobilità Integrata per cercare di soddisfare diverse esigenze e agevolare gli spostamenti di fasce di utenti con particolari necessità e condizioni più fragili”.