«A fine gennaio sui quotidiani locali è uscito un articolo che esordiva più o meno così: “Il Centro Storico torna a respirare”… Ma di quale respiro si parlava? Non certo di quello delle persone, abitanti o frequentatori di quei luoghi in quanto in realtà questo voleva essere il modo per illustrare uno strano “traguardo”, quello di aver portato in centro, nei 30 giorni delle festività natalizie, 1 milione 162 mila veicoli… 1 milione 162 mila emissioni di gas di scarico e polveri sottili in stupende giornate di nebbia ed aria bassa, un aerosol che i cittadini hanno respirato e che viene ora loro presentato come un risultato positivo di questa amministrazione» si legge in una nota di Parents For Future Forlì e Fiab.
«Nell’articolo, peraltro – continua – si afferma che i dati sono relativi al transito di qualsiasi autoveicolo dai 4 punti principali di accesso, veicoli che possono aver percorso le vie anche più volte in cerca di parcheggio ed il cui scopo (lavoro, acquisti, visite) non è dato sapere. Quello che è certo, come si riporta poco più avanti con toni trionfalistici, è che il traffico è ripreso al punto che, a fronte di 13.500 residenti, le auto transitate mediamente ogni giorno sono state 38.734. La domanda che, come gruppi ambientalisti ci poniamo, è: cosa si intende per “respiro del centro storico”? Come si può pensare che questi dati favoriscano la vita di un centro storico, dei suoi abitanti, invitino i giovani a tornare a vivere le città o solo ne migliorino la vivibilità? Che idea di sviluppo ha questa amministrazione visto che pensa di proseguire con la politica dei parcheggi gratuiti invece di pensare a navette elettriche gratuite che colleghino i grandi parcheggi della cintura alle zone del centro in modo continuativo?»
«Ormai è evidente a tutti che lo sviluppo futuro e la vivibilità delle città va in direzione contraria a quella che ancora si percorre a Forlì, città in cui non si fanno scelte innovative né sulla viabilità, né sulla cementificazione, né sugli inceneritori. La domanda deve quindi essere: Quando Forlì tornerà a respirare? Speriamo che gli amministratori ci diano presto, anzi prestissimo, una risposta» concludono Parents For Future Forlì e FIAB.