Si terrà sabato 18 febbraio 2023 alle ore 10,00 nella Sala Europa di via Marconi 17 a Predappio la presentazione della prima campagna di scavi dell’Università di Parma a Fiumana dal titolo “La villa romana di Fiumana”. Questo importante appuntamento, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, dopo i saluti di rito da parte del sindaco Roberto Canali, vedrà la partecipazione di Diego Saglia direttore del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali dell’Università di Parma; di Romina Pirraglia funzionaria archeologa della Soprintendenza per le province di Forlì-Cesena; di Riccardo Villicich direttore dello scavo dell’Università di Parma; di Alessia Morigi co-responsabile scientifica dello scavo; di Marco Gregori dell’Università di Parma e Paolo Poponessi responsabile di marketing.
Gli scavi conclusi nell’estate 2022, diretti da Riccardo Villicich, sono andati a confermare quanto emerso già negli anni Sessanta del secolo scorso quando furono localizzati i resti della villa romana. Le immagini satellitari acquisite nel 2021 e 2022 dell’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di Mezzo, hanno rilevato un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive: una prima fase alto imperiale (collocabile nel I sec. d.C.) e una di età tardoantica (IV secolo d.C.).
Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare, l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’area sicuramente superiore ai 25mila metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi.
Grazie agli scavi del 2022 è stato possibile individuare alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza, mentre il secondo sembrerebbe essere una corte di accesso a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato. Impressionanti sono le file di pilastrini dell’ipocausto – alte quasi 80 cm – destinate a sorreggere un pavimento in lastre di marmo, spogliato nei secoli successivi all’abbandono del complesso.
Nel luglio del 2023, andrà in scena la seconda campagna di scavo a Fiumana, nella speranza che le scoperte diano parola e nuova vita a un insediamento dimenticato e alle strutture a esso congiunte, che i primi indizi sembrano a buon diritto far rientrare fra i siti archeologici di grande interesse scientifico e culturale.