La notizia che Forlì è stata esclusa dal documentario di circa 90 minuti, coordinato dall’Apt regionale con le 50 località da visitare nella nostra Regione, che andrà in onda in questi giorni nel più noto canale televisivo della Germania continua a tenere banco nella discussione politica. Anche il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini entra nel merito della polemica politica.
«In questi giorni mi sono interrogato a fondo sul perché Forlì non fosse in alcun modo citata nei “50 motivi per amare l’Emilia-Romagna”. Lo spot televisivo dedicato al pubblico tedesco e realizzato con il coordinamento della Regione Emilia Romagna si sofferma a lungo sulle sfumature di Bologna, esalta le eccellenze enogastronomiche del parmense, inciampa sui motori della Motor Valley, assapora le atmosfere della Riviera Romagnola, decanta le biciclette di Ferrara ma si dimentica, per vezzo o per difetto, della nostra amata Forlì.
Lo fa puntando i riflettori su ciò che ritiene più irresistibile, riservando posti di rilievo a prodotti, luoghi e tradizioni che sfuggono al patrimonio forlivese» è la disamina del sindaco forlivese.
«Se ci avessero avvertiti, però, avremmo suggerito loro prodotti, luoghi e tradizioni che ci appartengono da sempre e che rendono questa città una vera passione, un focolare per il quale sei disposto a tutto e un Rifugio a cui si dedica tempo, energia e denaro. In ogni caso, non c’è da preoccuparsi. Noi forlivesi non serbiamo rancore. Certo, ci avrebbe fatto piacere rientrare nell’elenco dei “50 motivi per amare l’Emilia-Romagna” e scivolare insieme a Parma, Bologna, Rimini, Ravenna, Ferrara e Modena nel ricco carnet di immagini in onda sulle tv tedesche. Ci limitiamo a prendere atto che non sarà così. In fin dei conti, Forlì non ha bisogno di uno scorcio di visibilità, conteso a 50 mani. Forlì meriterebbe uno spot tutto suo, un lungo documentario che ne esalti i sapori, la cultura, le tradizioni, l’ospitalità, le architetture e i monumenti. Perché è nella nostra unicità che risiede il motivo più grande per Amare Forlì» conclude Zattini.