Mancano pochissimi giorni all’avvio della Segavecchia 2023 e a Forlimpopoli tutto è pronto per il ritorno alle origini dell’antica festa della tradizione cittadina. La grande novità dell’edizione 2023 sarà il ritorno alla normalità preCovid. Così, dopo due anni di stop e l’edizione 2022 tenutasi in tono minore, la Segavecchia 2023 torna a metà Quaresima, suo periodo canonico, e vedrà il ritorno della classica sfilata al completo, con l’inserimento di carri che vengono da fuori Comune e di gruppi mascherati a piedi.
Per 9 giorni, dall’11 al 19 marzo, Forlimpopoli tornerà a vestirsi a festa con un fitto programma, ideato appositamente per soddisfare i gusti di tutti: eventi culturali e sportivi, mostre, musica, sfilate, giochi, prelibatezze culinarie e tanto tanto altro. Suoni, luci, colori, attireranno centinaia e centinaia di adulti, ragazzi e bambini che si riverseranno nelle vie e nelle accoglienti piazze di Forlimpopoli.
“Siamo davvero felici che riparta la Segavecchia – sostiene Milena Garavini, sindaco di Forlimpopoli – che è la nostra festa più vicina a quelle che sono le radici della nostra città. Una festa tradizionale, molto sentita dai forlimpopolesi, che finalmente dopo tre anni riparte con lo storico corteo dei carri allegorici che sono realizzati grazie al contributo dei tanti volontari che passano le loro serate invernali a costruirli. Ci saranno anche le attrazioni, gli ambulanti e le varie attività di contorno che fanno di questa festa una festa caratteristica e originale anche per via del suo luna park all’interno del centro storico. Un ringraziamento particolare va quindi all’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese e al suo presidente Mirco Campri. Noi tutti forlimpopolesi siamo molto ansiosi e curiosi di rivivere la Segavecchia nel pieno del suo splendore”.
Nei giorni della festa di metà Quaresima trionferà a Forlimpopoli la genuina allegria di una comunità che desidera tornare a essere fedele alle proprie radici. E non si tratta solo di una grande festa di giostre, musica e divertimento ma anche di un mezzo prezioso e insostituibile per trasmettere alle nuove generazioni le antiche tradizioni e i valori dell’incontro e della socialità.
“Come presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese – dichiara Mirco Campri – mi preme ringraziare tutti i forlimpopolesi per i disagi che sopportano e sopporteranno nei giorni della festa, tutti i volontari che hanno lavorato per ripristinare la Segavecchia come era prima del Covid, tutti i dipendenti comunali, a partire dall’ufficio Unità Economiche. Se non fosse per l’impegno di tutti noi nel superare le difficoltà burocratiche e organizzative, la festa non si riuscirebbe a realizzare. Il bello della Segavecchia parte proprio dal coinvolgimento personale di tantissime persone che ci mettono la pelle per fare sì che la festa sia possibile. Questa totale disponibilità collettiva è il segno che la Segavecchia ha sempre una grande importanza nel cuore di tutti i forlimpopolesi”.
“Mi piace poi ricordare – prosegue Campri – tutti i volontari che hanno collaborato alle passate edizioni, a partire da Marco Comandini, vicepresidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese, scomparso due anni fa. Comandini sosteneva che i bambini avranno sempre bisogno di punti fermi e tradizioni con le quali crescere e che abbiamo un dovere nei loro confronti. Perciò, come associazione, sentiamo particolarmente questo dovere e vogliamo che la tradizione della Segavecchia si ripeta ogni anno anche in sua memoria e nella memoria di tutti quei volontari che non ci sono più ma che sono stati fondamentali per la festa e per la socialità della nostra città”.
È importante sottolineare che, a differenza di ciò che avviene oramai in quasi tutte le analoghe feste cittadine, l’ingresso alla Segavecchia sarà a offerta libera, senza bisogno di dover pagare alcun biglietto. Ecco un altro buon motivo per visitare Forlimpopoli dall’11 al 19 marzo e partecipare alla più grande festa tradizionale romagnola di metà Quaresima.
Infine, oltre alle numerose iniziative programmate, la città di Forlimpopoli offrirà a tutti gli ospiti la possibilità di visitare le sue maggiori attrattive storico-artistiche: la Rocca Albornoziana o Ordelaffa, la Basilica di San Rufillo, il Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini”, la Chiesa dei Servi e Casa Artusi e tanto altro ancora.
La Segavecchia è patrimonio di tutta la collettività forlimpopolese. A darle vita sono l’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese, tutti gli abitanti della città insieme alla pubblica amministrazione, ai dipendenti comunali, alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile, alle associazioni, ai gruppi e a tutti coloro che, con il loro sostegno, contribuiscono alla realizzazione, allo svolgimento e alla buona riuscita di una delle manifestazioni più attese e amate della Romagna.