Paolo Morgagni, chirurgo di Chirurgia Generale e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì, diretta dal professore Giorgio Ercolani, è stato eletto tra i 10 membri che rappresentano l’Europa nel consiglio direttivo dell’Associazione Internazionale nella lotta al Cancro Gastrico ( IGCA), con sede a Tokyo.
Membro della Associazione dal 1999, Paolo Morgagni era stato inserito nei comitati scientifici dei congressi mondiali di San Paolo, Kracovia, Seoul, Praga ed ha diretto il comitato scientifico del congresso Mondiale a Verona con il professore Marrelli di Siena. Co-fondatore del Gruppo Italiano di ricerca sul Cancro Gastrico (GIRCG), ha coordinato con Luca Saragoni l’esperienza che l’Ospedale di Forlì e l’Irst hanno maturato negli anni, presentandola in Italia e nel mondo e ha richiamato nella nostra città, ed a Bertinoro, più di 100 esperti stranieri nei sei congressi internazionali organizzati dal 2000 ad oggi.
“La diffusione del carcinoma gastrico in Romagna – spiega il dottor Paolo Morgagni – ha avuto negli anni scorsi un significativo calo di incidenza, ora però stabilizzato, assestandosi su 39/100.000 abitanti maschi e 21/100.000 abitanti femmine. A fronte di questo calo positivo, che riguarda prevalentemente gli anziani delle nostre colline, si è evidenziata però una maggiore aggressività della neoplasia che non risparmia i giovani adulti e che fatichiamo a diagnosticare nelle fasi precoci“.
“Il nostro reparto di Chirurgia – aggiunge – ora diretto da Giorgio Ercolani, ha infatti operato lo scorso anno 50 neoplasie gastriche, risultando il nono ospedale italiano per casi trattati chirurgicamente, come riportato dalla Rete Oncologia Italiana (ROPI) nei giorni scorsi. Negli ultimi anni la maggioranza dei casi viene trattato con approccio mini-invasivo (laparoscopico o robotico), abbiamo inoltre più possibilità di trattamento sistemico con diversi schemi chemioterapici da proporre sia prima che dopo l’intervento chirurgico, e in particolare la maggiore capacità di distinguere i vari stadi della malattia, permette di differenziare le opportunità di cura. La forza del nostro ospedale è da sempre stata la stretta collaborazione tra i professionisti che collaborano nel gruppo multidisciplinare di patologia, la competenza e la voglia di confrontare i risultati ottenuti; questo nuovo incarico darà sicuramente maggiore impulso a questo sforzo”.