Nell’ambito della discussione consiliare sul rinnovo per cinque anni della concessione ad Acer per la gestione degli immobili Erp di proprietà comunale e di altri immobili ad uso abitativo di proprietà comunale, che si è svolta giovedì pomeriggio, il gruppo del Partito Democratico rileva con sconcerto la dichiarazione dell’assessore Cicognani. A chiusura del dibattito consiliare, con effetto “sorpresa” ha annunciato che l’Amministrazione comunale investirà 1 milione di euro per un fondo da destinare alle manutenzioni degli oltre 260 alloggi non assegnati che attendono ad oggi di essere messi a disposizione delle oltre 800 famiglie forlivesi in lista d’attesa per una casa popolare.
«Solo due giorni fa – ha dichiarato l’assessore Cicognani – evidentemente preoccupato per la discussione in merito alla delibera in approvazione lunedì 20 marzo in Consiglio Comunale – ha attivato un’azione di monitoraggio di concerto con Acer. Peccato che vi siano famiglie che stanno attendendo da anni un’assegnazione e dell’effetto sorpresa per riempire i giornali con titoli roboanti non sanno cosa farsene. Tra l’altro, come evidenziato dalla consigliera Dem Elisa Massa in commissione, siamo il fanalino di coda per quanto riguarda la graduatoria per l’assegnazione di alloggi ERP. L’ultimo bando risale al 2019, mentre nel vicino Comune di Cesena la graduatoria è del novembre 2021. Quattro anni di attesa per un nuovo bando di assegnazione sono un tempo troppo ampio, considerando che la situazione economica e sociale delle famiglie forlivesi è stata profondamente sconvolta da eventi mondiali. Dunque, ancora una volta, assistiamo all’ennesima rincorsa da parte della giunta Zattini per tentare di rimediare su temi fondamentali come è caso al diritto all’abitazione, oltre che alla improvvida capacità politica – con utilizzo di risorse pubbliche – in ampia disponibilità e che se non ben gestite e utilizzate, finiscono per rimanere soltanto un annuncio da pre-campagna elettorale» è l’attacco del Gruppo Consiliare del Partito Democratico.
«Ieri pomeriggio, nel corso della seduta della competente commissione consiliare, abbiamo sollevato il tema dell’emergenza abitativa che caratterizza il territorio di Forlì. L’aumento degli affitti, la perdita di potere d’acquisto degli stipendi, l’accrescersi del disagio sociale e dei costi energetici hanno infatti generato anche nella nostra città una condizione di crescente difficoltà per molte famiglie a sostenere la spesa per l’abitazione. Si tratta di un problema delle molteplici sfaccettature, una delle quali è quella che si lega al crescente bisogno, per le famiglie a basso reddito, di appartamenti di edilizia residenziale pubblica (Erp), a canone sociale e calmierato. Da questo punto di vista, abbiamo messo in evidenza con preoccupazione una situazione nella quale una parte sempre più consistente del patrimonio Erp del Comune (il cui ammontare totale è circa 1600 alloggi) è sfitto a causa dell’impossibilità dell’ente gestore di effettuare i lavori di ristrutturazione e sistemazione necessari ad una nuova assegnazione (il cui costo, in alcuni casi, si aggira su un valore di diverse decine di migliaia di euro)» aggiungono in una nota Il gruppo consiliare Forlì e Co.
«Si tratta di un problema purtroppo strutturale, che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Attualmente gli appartamenti sfitti in attesa di risistemazione sono circa 260 (pari a oltre il 15% del patrimonio totale) contro i circa 150 del 2019; a titolo di raffronto, nella vicina Cesena a fronte di circa 900 alloggi solo meno di una trentina risultano vuoti in attesa di ristrutturazione. L’aspetto ancora più preoccupante è che il numero degli alloggi sfitti aumenta, ormai strutturalmente, di circa 20-25 unità l’anno; infatti le risorse a disposizione dell’ente gestore per questo tipo di interventi, derivanti esclusivamente dai canoni, non sono sufficienti per far fronte agli 80-90 alloggi che ogni anno si liberano e devono essere risistemati. Recuperare e mettere a disposizione delle famiglie questo ingente patrimonio è una priorità fondamentale. Abbiamo quindi chiesto all’Amministrazione di assumere l’impegno a definire, in sinergia con Acer, un piano pluriennale di risorse straordinarie (anche mediante eventuali alienazioni di immobili) per recuperare progressivamente tutti gli alloggi sfitti e rispondere alle attese di centinaia di famiglie che sono in graduatoria» insiste Forlì e Co.
«Abbiamo accolto positivamente la condivisione da parte dell’assessore Cicognani dell’urgenza di questo intervento e la promessa di un significativo impegno finanziario per avviare il recupero di immobili sfitti. Ci pare una importante inversione di rotta rispetto a quanto avvenuto in questi quattro anni di governo, che però chiediamo venga formalizzata con la massima urgenza tramite la presentazione di un provvedimento conseguente al consiglio comunale. Nondimeno, riteniamo che questo intervento rappresenti solo un primo passo, tramite il quale si potrà recuperare quella parte di patrimonio abitativo sfitto accumulatasi negli ultimi 4 anni. Un’azione una tantum non è sufficiente per risolvere il problema strutturale di decine di alloggi che ogni anno si svuotano per il normale turnover e che, con le risorse attuali, non si riesce a recuperare. Per questo chiediamo una programmazione pluriennale che si proponga, mettendo a disposizione strutturalmente le risorse adeguate e fornendo anche il necessario supporto tecnico in sinergia con Acer, il recupero complessivo dell’intero patrimonio Erp, sia quello sfitto da lunga data che quello che si libera annualmente» conclude il Gruppo consiliare di Forlì e Co.