La Circoscrizione di Forlì di Confagricoltura ha incontrato il Movimento 5 Stelle. All’incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi nella sede di Corso della Repubblica, Alberto Mazzoni presidente di Confagricoltura Forlì e vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e Fabrizio Prudente responsabile tecnico dell’associazione hanno incontrato i consiglieri comunali Franco Bagnara ed Eros Brunelli e il portavoce del Movimento 5 Stelle Sergio Petroncini.
“Confagricoltura vuole dialogare con tutte le forze politiche con l’obiettivo di mettere in evidenza le esigenze del settore primario e il suo ruolo fondamentale, chiedendone il rispetto e sensibilizzando politici e amministratori pubblici verso le misure di cui il comparto ha bisogno”, ha premesso Mazzoni ricordando quelli che sono i nodi da affrontare: gli effetti degli eventi atmosferici avversi, il contrasto alla siccità, le difficoltà di reperimento di manodopera, politiche europee che privano gli agricoltori delle soluzioni per difendersi da insetti e fitopatie e il legame tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile.
“Con l’inizio della primavera si apre una fase molto delicata in campagna, dove il rischio di gelate tardive non fa dormire sonni tranquilli ai produttori – ha ricordato Mazzoni – e su questo fronte ci sono difficoltà a mettere in copertura assicurativa i raccolti: la difficoltà nel tutelare il reddito si riflette nella difficoltà ad impegnarsi in investimenti e senza investimenti l’azienda agricola non va avanti. Le imprese del settore sono ormai da anni impegnate in azioni di rispetto ambientale, ma l’ambientalismo sfrenato non tiene conto dei progressi fatti e delle necessità delle aziende agricole: ai produttori l’Europa ha tolto le armi per combattere diverse avversità, ad esempio non ci sono molecole da usare per contrastare cimici e cavallette. L’agricoltura è un lavoro duro che spesso non viene capito: eppure dove c’è agricoltura non c’è dissesto idrogeologico, perché gli agricoltori si prendono cura del territorio”.
“Ci troviamo con una zootecnica sotto attacco, ma gli allevatori stanno facendo salti mortali per garantire carni salubri a prezzi contenuti: il comparto non va demonizzato solo sulla base di preconcetti ideologici, ma va conosciuto e valutato per il suo reale contributo. Stesso discorso per le energie rinnovabili: non sono certo il problema, ma lo è il cambiamento climatico e i suoi effetti, mentre le rinnovabili sono uno strumento di contrasto al fenomeno. Prendiamo l’agrivoltaico, è un’interessante opportunità: non dimentichiamo che sotto le coperture che producono energia rinnovabile si continua a fare agricoltura e quindi non c’è un consumo di suolo – ha concluso Alberto Mazzoni –. Noi chiediamo regole chiare per l’agrivoltaico così come per la produzione di energia rinnovabili nelle aziende agricole: possiamo dare un contributo importante al paniere energetico nazionale, ma per investire servono norme certe e definite. È questo che chiediamo alla politica”.