“La nascita alle ultime elezioni politiche del ‘Terzo Polo’ grazie alla felice intuizione e generosità di Matteo Renzi e alla caparbietà di Carlo Calenda, conferma una grande opportunità che abbiamo di fronte: radicare una forza politica slegata da questa destra e da questa sinistra, in grado di intercettare i bisogni reali dei cittadini partendo dai territori locali, decontaminando la politica dall’approssimazione dilettantistica di alcuni movimenti, dai populismi di altri e cercando un approccio pragmatico, legato alla conoscenza dei problemi, allo studio delle soluzioni, alla valorizzazione delle competenze e alla produzione di programmi e di fatti”. Lo afferma il documento approvato all’unanimità (una sola astensione) nella assemblea provinciale di Italia Viva Forlì-Cesena.
Italia Viva nel documento auspica, per il nascente nuovo partito, “Un approccio ‘terzo’ anche rispetto alle alleanze locali, che parta dalla valutazione dei programmi e della credibilità dei candidati per il rilancio dei paesi, delle città e della Romagna come sistema interconnesso e globale”. Per questo motivo Italia Viva Forlì-Cesena auspica che si ponga “una particolare attenzione alle liste che hanno fondato sul civismo reale e non strumentale la loro identità e si sono da sempre battute per valorizzare sul piano locale i temi e i progetti, più che le appartenenze ad un campo piuttosto che ad un altro. La politica dei quartieri, delle città, delle province è, infatti, sempre più legata ad una collaborazione ampia con chi trova le soluzioni più credibili e realistiche e con chi osa superare i confini delle collocazioni politiche”.
La nascita del nuovo partito dell’area centrale deve avere “le basi in Italia Viva e in Azione ed essere certamente aperto alla collaborazione anche con altri soggetti politici e civici, ma che abbia come rappresentanti uomini e donne che possano liberamente muoversi per ottenere i risultati migliori sulla base dei programmi e delle risorse umane disponibili”.
Italia Viva poi ritiene “opportuna la creazione di un coordinamento romagnolo del nascente partito, che possa dare una visione d’insieme e una linea comune alle decisioni programmatiche e all’organizzazione nascente, attraverso il contributo determinante di quelle risorse umane, di esperienza e competenza che abbiamo già disponibili e che farebbero invidia a molti altri partiti e movimenti”.