Lunetta Savino in “La madre” al Teatro Diego Fabbri

teatro diego fabbri

Nuovo appuntamento con la grande prosa al Teatro Diego Fabbri di Forlì: venerdì 3 e sabato 4 marzo alle ore 21,00 e domenica 5 marzo alle ore 16,00, Lunetta Savino sarà protagonista sul palcoscenico con “La madre“, primo adattamento italiano del testo di Florian Zeller, insieme ad Andrea Renzi, Niccolò Ferrero e Chiarastella Sorrentino. Diretto da Marcello Cotugno, lo spettacolo è co-prodotto da Compagnia Molière, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Accademia Perduta/Romagna Teatri.

Ne La Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa.

Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Nella società liquida e levigata di Zygmunt Baumann e Byung Chul Han il senso di colpa non basta più a tenere vicini i figli. Nel dolore del lasciarli andare, per una madre, c’è tutta l’accettazione della vita nel suo divenire, c’è del lasciar andare una parte di sé per rinascere nel distacco.

Biglietti: 29 euro (Platea file 1-17); 27 euro (Platea file 18-25 e Galleria). Prevendite alla biglietteria del Teatro Fabbri in Corso Diaz 38/1 dal martedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Prenotazioni telefoniche (054326355): dal martedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Ai biglietti acquistati o prenotati in prevendita sarà applicato un diritto di prevendita di 1 euro. Nei giorni di spettacolo la biglietteria del Teatro aprirà un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni. Biglietti online: Vivaticket. Info www.accademiaperduta.it.

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