Ragni: «Anche il nostro Comune adotta nuovi strumenti per la pax fiscale con il contribuente»

Fabrizio Ragni in ufficio

«Anche il nostro Comune ha deciso di dare applicazione alla ‘definizione agevolata del contenzioso tributario’, come previsto dalla legge di bilancio 2023 che prevede e mette a norma i vari strumenti di “pace fiscale”. La maggioranza di centrodestra vuole lanciare anche Forlì un segnale. Siamo per il superamento dell’eccesso di afflittività del sistema sanzionatorio. Siamo dalla parte del contribuente… ed abbiamo il coraggio di dimostrarlo nella pratica»: questa la posizione di Fabrizio Ragni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Forlì, in relazione alla delibera che contiene il nuovo regolamento che prevede la ‘definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti’ presentata dalla maggioranza ed approvata oggi pomeriggio in consiglio comunale.

Una delibera che prevede l’adesione del nostro Comune alla ‘definizione agevolata’ che comporta l’esclusione delle sanzioni e degli interessi ed il pagamento in una percentuale variabile dell’imposta, in funzione dello stato del contenzioso e dell’esito delle sentenze emesse alla data del 1° gennaio 2023 per i contribuenti interessati. Ad oggi risultano pendenti avanti alle Corti di giustizia tributaria ed alla Corte di Cassazione alcune controversie tributarie che potrebbero essere oggetto di adesione a questa agevolazione. A nostro parere si tratta di un’opportunità sia per il Comune, in quanto consente di ridurre il contenzioso in essere, sia per il debitore, considerata la possibilità di ottenere anche una riduzione significativa del debito grazie all’esclusione delle sanzioni, degli interessi, oltre che di una quota dell’imposta, a seconda dello stato dei giudizi e dell’esito delle sentenze che risultavano depositate entro i termini di legge”: ha spiegato Fabrizio Ragni, che sintetizza la posizione del gruppo Fratelli d’Italia.

All’atto pratico, con l’approvazione della delibera e l’entrata in vigore del regolamento per la ‘definizione agevolata del contenzioso tributario’, il Comune rassicura che non si avvarrà della facoltà di dare applicazione agli istituti della conciliazione delle controversie pendenti avanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, della chiusura agevolata delle controversie pendenti avanti alla Corte di cassazione e della regolarizzazione dell’omesso o carente versamento delle rate successive alla prima relative alle somme dovute in seguito agli accertamenti ed agli importi dovuti alle conciliazioni giudiziali. E – sempre il Comune – annuncia di volersi avvalere della facoltà concessa dalla legge che consente l’applicazione di questa ‘definizione agevolata’ anche nelle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il Comune di Forlì o Sorit Spa – Ex Corit, in qualità di concessionario privato come ente strumentale dell’amministrazione comunale” ha illustrato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Forlì, Fabrizio Ragni.

L’adozione dello strumento della ‘definizione agevolata del contenzioso tributario’ non è una discrezionalità comunale, bensì una possibilità prevista dalla legge e applicata nelle controversie tributarie in cui è parte anche l’Agenzia delle entrate. Dunque, ampiamente sperimentata come procedura. Non si tratta di una scelta politica di parte ma di un’espressa volontà del legislatore di non considerare più il cittadino come un soggetto da spremere, una gallina da spennare, ma semmai come un contribuente invogliato sempre più a regolarizzare la propria posizione con il fisco, in un’ottica di reciproca fiducia con l’ente pubblico: conclude Fabrizio Ragni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *