I pazienti e le loro famiglie conoscono davvero le malattie del sangue? Sanno quali sono i percorsi di cura, celano domande che non hanno mai avuto il coraggio di fare? Di fronte a timori e dubbi su argomenti spesso affidati al sentito comune senza veri confronti scientifici, l’Ematologia dell’Irst “Dino Amadori” Irccs esce dall’Istituto e va sul territorio per dialogare con pazienti, gente comune e medici di base.
Da aprile a dicembre prossimi, la struttura semplice di Ematologia e Trapianti CSE che ha base a Meldola, in collaborazione con la sezione provinciale di AIL – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, promuovono “Emato-Irst on the road”: sette incontri itineranti tra Meldola, Forlì e Cesena per incontrare pazienti, familiari e medici di base con i toni della divulgazione e del confronto, ma anche della condivisione. Sette incontri come sette sono le note musicali in un percorso che culminerà a dicembre col concerto di Natale dell’AIL dedicato a Gaetano Foggetti, presidente AIL prematuramente scomparso, a giugno scorso.
Si parte il 14 aprile 2023 alle ore 18,00 al Naima Club di Forlì con il primo incontro dedicato al DO: do come prima nota musicale ma anche come “Dare e Donare”. Si tratterà delle anemie con i medici Delia Cangini e Pier Paolo Fattori. Intrattenimento Musicale con The Good Fellas Band e percorso enogastronomico per tutti i partecipanti. Gli incontri sono ideati e coordinati dal professor Giovanni Martinelli, direttore scientifico dell’Irst, e da Gerardo Musuraca, a capo della struttura di Ematologia. La segreteria scientifica è affidata ai medici Delia Cangini e Alessandro Lucchesi. Negli incontri che seguiranno, poi, da maggio a dicembre, si parlerà ancora di: vaccinazioni in ematologia, di gammopatie monoclonali, di trapianto, di linfoma di Hodgkin, per arrivare all’incontro pubblico con i medici di base per trattare insieme del percorso diagnostico-terapeutico del paziente.
“La lotta alle malattie del sangue ha al centro la rete tra persone e la conoscenza – commenta il presidente di Ail Forlì-Cesena Redo Camporesi – il rapporto tra medico e paziente rientra tra queste azioni e promuovere la divulgazione scientifica ematologica in incontri che uniscano cultura, musica, convivialità permette ai pazienti, alle famiglie e, in generale, alla cittadinanza di avvicinare il difficile tema delle emopatie in modo empatico. Un percorso che, se fatto insieme, aiuta ad abbattere le paure, vero ostacolo alle cure. L’umanità nella cura sta d’altronde al centro dell’azione di Ail che raccoglie fondi per la ricerca contro le malattie del sangue e per l’assistenza domiciliare ematologica”.
“Con questa iniziativa – aggiunge Gerardo Musuraca – cerchiamo, attraverso il dialogo e l’incontro, di veicolare il messaggio che all’ematologia, come branca specializzata della medicina, non debba essere solo associata a malattie gravi o incurabili. L’ematologia riguarda spesso patologie non oncologiche e, soprattutto negli ultimi anni, dimostra che è possibile, anche davanti a diagnosi negative, poter guarire e tornare alla vita normale. Insieme ad AIL vogliamo portare questi messaggi tra la gente, accompagnare i pazienti nel loro percorso di cura mostrando anche la parte umana del medico, il suo essere, come tutti, una persona con virtù e difetti. Con uno tra i compiti più importanti, complessi e gratificanti: curare”.
La partecipazione agli incontri di Emato-Irst on the road è aperta a tutti, gratuita e con iscrizione obbligatoria al link www.proeventi.it. L’iscrizione è unica e comprende la sessione divulgativa, enogastronomica e musicale. Sarà possibile accedere alla sala dalle 18,00 alle 18,30. Oltre le 18,30 non sarà più possibile accedere all’evento.