Rinnovato il consiglio dell’alimentazione di Confartigianato Forlì

massimo piraccini Confartigianato

Insediato nei primi di aprile 2023 il nuovo consiglio del comparto alimentazione di Confartigianato Forlì: Massimo Piraccini in qualità di presidente, Anna Strada come vicepresidente, i consiglieri Fabio Cavina e Thomas Suriani, rappresenteranno la categoria per il prossimo quadriennio. Come spiega il coordinatore Gianluigi Bandini “è un settore che ha subito pesantemente le ripercussioni del lockdown eppure, grazie alla forza di chi fa impresa, sta tornando ai livelli pre pandemia.”

Soprattutto in questo periodo dell’anno, salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore a elevata vocazione artigianale. La Pasqua, come il Natale, si caratterizza per i consumi delle tipicità dolciarie, interessando quasi 50.000 pasticcerie e imprese del comparto, che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria e che è ad alta vocazione artigianale: sono oltre 39.000 le imprese artigiane, rappresentando il 78,5% delle imprese totali del settore.

Continua Bandini “la crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sulle imprese dell’alimentazione e in particolare sulle pasticcerie, che tuttavia contengono l’incremento dei prezzi, dimezzato rispetto alla tendenza dei prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% subito dai prezzi della pasticceria confezionata”.

Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi dei prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue. La biodiversità della produzione agroalimentare italiana si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Il 40,1% dei prodotti si concentra nel Mezzogiorno che ne conta 2.188, seguito da Nord-Est con 1.173 prodotti (21,5%). A livello regionale primeggiano Campania con 580 prodotti, Toscana con 464 prodotti, Lazio con 456 prodotti, Emilia-Romagna con 398 prodotti e Veneto con 387 prodotti. Conclude Bandini “Tra le criticità c’è la difficoltà di reperire manodopera, delle 22.810 entrate previste dal settore, ben 9.830 unità pari al 43,1%, risultano di difficile reperimento, dato che nella nostra regione sale al 45,5%”.

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