“Nella fascia collinare cesenate, nelle zone di Borello, San Carlo, San Vittore, Tipano, Settecrociari, San Mauro in Valle e Torre del Moro l’evento meteo di ieri, una bomba d’acqua di vasta portata e grandine, ha azzerato intere produzioni generando una devastazione che compromette il raccolto di quest’annata, ma che avrà sicuramente effetti anche sui mesi successivi” spiega Massimiliano Bernabini presidente di Coldiretti Forlì-Cesena.
Nei primi 10 giorni di maggio si sono abbattuti sulla Penisola ben 38 violenti temporali dopo un 2023 che nel primo quadrimestre aveva fatto segnare il 15% di precipitazioni in meno ma con punte di oltre il 40% in meno al nord, rispetto alla media storica. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd e Isac Cnr in occasione dell’allerta meteo gialla in dodici regioni e rossa in Emilia Romagna.
“Sui terreni resi fragili per la siccità si sono abbattute vere e proprie bombe acqua ed ora a preoccupare la fruit valley italiana – sottolinea la Coldiretti – sono le frane e le piene dei fiumi con i terreni e gli argini dei fiumi indeboliti dalla recente alluvione, tanto che nelle zone più a rischio sono state effettuate evacuazioni mentre si invitano agricoltori e cittadini alla prudenza“.
“I 6 Comuni della nostra provincia: Modigliana, Tredozio, Forlì, Castrocaro Terme, Dovadola e Predappio che nei giorni scorsi sono stati pesantemente coinvolti dagli eventi climatici fuori controllo riportando enormi danni, sono stati nuovamente interessati dalle forti piogge di ieri, che in alcune zone, come ad esempio il forlivese e nella collina cesenate, si sono trasformate in battenti grandinate che hanno addirittura imbiancato i tetti delle case e i campi, portando alla totale devastazione delle colture” precisa il direttore di Coldiretti Forlì-Cesena Alessandro Corsini.
“12 minuti ininterrotti tra pioggia e grandine che hanno generato 12 mm di pioggia nei vigneti di Bertinoro: colpendo e spezzando i nuovi germogli, qualche grappolo in stadio di prefioritura e rompendo buona parte delle foglie – racconta Federico Facciani (nella foto) titolare dell’azienda vitivinicola La Castellana e vicepresidente di Coldiretti Forlì-Cesena – ancora peggiore è il danno causato a ciliegi e fragole ormai mature, e a pesche, albicocche, susine in fase di crescita”.
Le precipitazioni del mese di maggio che hanno già innalzato il livello dei fiumi con il Po che ad esempio è più alto di oltre 70 centimetri rispetto al mese scorso e fa segnare -2,80 centimetri al Ponte della Becca allarmano però per la vastità del danno che stanno arrecando a città e campagne della Romagna dove sono già finiti sott’acqua ben più di un migliaio di ettari di coltivazioni, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
“Kiwi, albicocchi e peschi sono le piante più sensibili e rischiano dunque l’asfissia radicale per il ristagno dell’acqua mentre – precisa Alessandro Corsini direttore di Coldiretti Forlì-Cesena – per colture come ortaggi, mais e grano potrebbe andare persa la gran parte del raccolto. Abbiamo aziende agricole completamente allagate, campi di fragole e zucchine sott’acqua, vigneti inaccessibili con ristagni fino a 30 cm, allevamenti inaccessibili ma anche magazzini, attrezzature ed fabbricati rurali distrutti o inutilizzabili, abbiamo avviato un’azione di monitoraggio e di sostegno alle campagne che ci fornirà a breve un quadro chiaro”. La perdita dei raccolti rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la Fruit Valley italiana.
“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Visto il perdurare della instabilità per la prossima settimana e possibile ancora assicurarsi contro grandine pioggia e vento forte fino al 31 maggio” aggiunge Andrea Ferrini vicepresidente di Coldiretti Forlì-Cesena.
“A fronte di questa situazione climatica – conclude la Coldiretti – è strategico intervenire immediatamente per aiutare le aziende colpite ma anche realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale”.