“Alluvione, c’è una emergenza nell’emergenza, quella che riguarda le opere d’arte e altri oggetti di valore culturale, a cominciare dai mobili che, essendo posizionati a terra, sono stati i primi a essere interessati dall’acqua che ha invaso abitazioni, gallerie, esposizioni, musei e locali vari”, a lanciare l’allarme è l’imprenditore forlivese Nicola Crispino, presidente regionale di Confartigianato Restauro, nonché consigliere di Confartigianato Forlì.
Per affrontare al meglio questa problematica, il Consiglio regionale di Confartigianato Restauro, in sintonia con il Consiglio nazionale, mette a disposizione i propri restauratori di beni culturali del territorio, iscritti all’elenco nazionale conservato al ministero della Cultura (Mic), per affrontare e implementare la messa in sicurezza del patrimonio culturale, prima di attuare qualsiasi intervento. Chiarisce Crispino “basta un semplice spostamento di un mobile imbevuto di acqua per comprometterlo definitivamente. Prima di fare qualsiasi azione invitiamo chiunque abbia a che fare con oggetti d’arte a informarsi sulle metodologie adatte. Per questo condividiamo e invitiamo tutti a leggere le linee guida della Regione Emilia Romagna che ben illustrano i comportamenti corretti da tenere in questi casi”.
Esistono delle professionalità specifiche che possono essere d’aiuto, l’elenco ufficiale nazionale dei Restauratori è conservato al ministero della Cultura. Conclude Crispino “è importante accedere a questo elenco e verificare i restauratori accreditati presenti nel proprio territorio. Ricordiamo che le operazioni di restauro e manutenzione ordinaria e straordinaria sono di competenza dei restauratori di beni culturali e non sono previste deroghe. Qualsiasi azione di volontariato deve essere coordinata da questi professionisti, iscritti all’elenco nazionale, per evitare improvvisazioni o comportamenti non idonei che potrebbero causare gravi danni all’opera o all’oggetto interessato”.