Contro il voto spalmato su due giorni

elezioni matita

Nei paesi civili si vota in un giorno stabilito, oppure per corrispondenza. In Italia, per supplire al calo d’interesse dei cittadini, la fascia oraria e le giornate per esprimere il suffragio sono da tempo sconsideratamente estese.

Non è colpa del governo attuale: è un’abitudine inveterata. Forse un salutare segno di discontinuità sarebbe quello di accettare il fatto che il primo partito, in Italia, è quello dell’astensione. E per contrastarlo non servono questi patetici escamotage.

Roberto Balzani

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