Il Sottosegretario alla Cultura Borgonzoni con Zattini e Morrone per salvare i beni culturali

Lega Morrone e Borgonzoni

Blitz a Forlì ieri del sottosegretario ai Beni culturali Lucia Borgonzoni per valutare i danni causati dall’acqua e dal fango ai circa 160.000 volumi conservati nella Biblioteca del seminario Vescovile. Si tratta di beni di grandissimo valore risalenti anche al 1.500 e 1.600. Borgonzoni era accompagnata dal sindaco Gian Luca Zattini, dal parlamentare della Lega Jacopo Morrone e dal comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna tenente colonnello Giuseppe De Gori. È seguito un sopralluogo al deposito dei Musei, dove è custodito vario materiale risorgimentale, etnografico, fossile, e all’Archivio comunale, tutti interessati dall’allagamento.

È stata una visita molto costruttiva, che ha già dato i primi spunti operativi, utili a inquadrare un percorso di recupero immediato degli archivi vescovile e comunale – ha spiegato Zattini -. Stiamo parlando di due luoghi strategici di Forlì, che racchiudono la storia di questa città; perderli significherebbe cancellare il nostro passato, rimuovere il nostro retaggio storico e culturale. Borgonzoni è stata molto pragmatica e mirata nelle indicazioni di salvataggio e conservazione delle opere. La ringrazio a nome di tutta la comunità forlivese”.

“Gli uffici comunali – ha commentato Morrone – hanno subito proceduto, insieme ai vertici dell’unità di crisi del MIC, alla messa in sicurezza dei beni e alla risoluzione delle prime criticità, purtroppo i danni sono ingenti e ci vorranno tempo e risorse per il restauro. Ringrazio Borgonzoni per la sollecitudine mostrata nei confronti di Forlì, colpita duramente dalle conseguenze della pesante ondata di condizioni meteo avverse. Questa emergenza deve mettere in guardia tutti sul piano della prevenzione e della necessità di procedure collaudate della fase di allerta e di quella di allarme che siano ben assimilate dalla popolazione. Anche sul fronte della tutela del patrimonio culturale si dovrà apprestare, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, un piano preventivo per ridurre il fattore rischio e per evitare che vadano perduti oggetti di grande valore storico”.

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