La Regione dopo l’alluvione e i conseguenti ed inevitabili riversamenti in mare delle acque piovane ha deciso di posticipare l’inizio della stagione balneare al 2 giugno, di conseguenza sono stati posticipati pure i controlli microbiologici delle acque di balneazione. Il primo prelievo sulla costa romagnola nelle 98 acque di balneazione, solitamente avviene prima dell’ultimo week end di maggio, quando cioè l’Ordinanza balneare ufficializza l’inizio della stagione e diventa obbligatorio il servizio di salvamento. La motivazione di tale decisione politico amministrativa, sebbene legittima, ha lasciato però questa settimana scoperta da un auspicabile, proprio a causa degli enormi sversamenti, tutela della salute pubblica. Sul Corriere Romagna stamattina è uscito un articolo che riporta le prese di posizione di due uomini importanti delle istituzioni regionali.
Ecco i punti salienti:
In attesa del prelievo di Arpae di domani (30 maggio) a preoccupare sono logicamente le contaminazioni fognarie nonché quella di idrocarburi che le enormi quantità di acque dell’alluvione hanno trasportato in mare. Nell’articolo il sommario conferma pure che sono migliaia le persone che hanno fatto il bagno nel week end complice il bel tempo, nonostante le immagini delle foci diffuse in questi giorni. L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini puntualizza nell’articolo che in attesa delle analisi non c’è alcun divieto di balneazione. Il direttore dell’Ausl Romagna Tiziano Corradori avalla poi la recente decisione di posticipare le analisi:” Mi pare sensata la scelta di posticipare i campionamenti alla luce di un fenomeno di sversamento che c’è stato nei giorni scorsi. Non ci possiamo esprimere prima dei rilevamenti che sono in capo ad Arpae”.
Quindi la Regione posticipa di una settimana i campionamenti che potrebbero rilevare eventuali pericoli per la salute pubblica, ma nel frattempo lascia la balneazione è aperta. Decisione avallata pure dal massimo dirigente regionale AUSL che motiva la giustezza di posticipare i controlli a causa degli sversamenti in mare perché solo dopo i rilevamenti Arpae, posticipati dalla Regione, potremmo esprimerci. Voto 10.
Giorgio Venturi