Nel primo trimestre del 2023, in provincia di Forlì-Cesena, iscrizioni stabili e cessazioni in ripresa; peggiora dunque il saldo tra imprese iscritte e cancellate e il relativo tasso percentuale, sebbene da contestualizzare nella normale dinamica di ogni primo quarto dell’anno. Moderata flessione delle imprese attive, ma migliore del trend regionale e nazionale. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. Stabili le localizzazioni attive.
“Come per tutti i primi trimestri dell’anno è prevalente un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni, che è aumentato rispetto al medesimo periodo del 2022, ma che è ancora inferiore ai dati medi degli analoghi trimestri del triennio 2017-2019, pre pandemia – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. In termini tendenziali è aumentata l’intensità imprenditoriale, cioè la numerosità delle imprese attive, mentre lil numero di imprese per abitante si mantiene ai livelli dello scorso anno. Considerando anche l’aumento esogeno indotto dall’ampliamento del territorio amministrativo della Camera di commercio della Romagna, con l’inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, i segnali circa la dinamica delle imprese attive possono essere intesi positivamente, ma le incognite di breve periodo rendono ancora difficoltoso identificare una tendenza certa”.
In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, al 31 marzo nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.260 imprese registrate (sedi), di cui 71.469 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 97 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del primo trimestre, nell’aggregato Romagna si sono verificate 1.513 iscrizioni e 1.755 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 242 unità (nel primo trimestre del 2022 il saldo fu pari a -141); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,30%, peggiore di quello regionale (-0,19%) e nazionale (-0,12%).
Nel confronto tendenziale con il 31 marzo 2022 si riscontra un aumento delle imprese attive pari allo 0,4%, in controtendenza rispetto al dato regionale (-1,2%) e nazionale (-1,0%). Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: commercio (22,7% sul totale delle imprese attive, -1,3% la dinamica); costruzioni (15,6%), in aumento del 2,5%; agricoltura (11,9%), in flessione dello 0,6%; alloggio e ristorazione (10,3%) in crescita dello 0,4%; industria manifatturiera (8,3%), sostanzialmente stabile, mentre le attività immobiliari (8,3% l’incidenza) sono in aumento (+1,6%). Si segnala l’espansione del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6% sul totale, +0,6% la dinamica tendenziale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici; in aumento anche le imprese attive nei comparti “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, con una crescita del 3,5%), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 3,2%, +3,2%), Attività finanziarie (2,1%, +1,3%) e Servizi di ICT (2,1%, +2,7%). In flessione le attività artistiche e di intrattenimento (2,4% l’incidenza, -0,6% la dinamica); continua, infine, il ridimensionamento del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (3,0% l’incidenza, -1,7% la dinamica).
Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,0%) è costituita come ditta individuale (stabile rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (21,9%), in flessione dell’1,4% e le società di capitale (22,0%), unica forma giuridica in aumento (+3,9%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Da evidenziare che dal trimestre in esame, l’incidenza delle società di capitali ha raggiunto quella delle società di persone. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 100.462 di cui 90.134 quelle attive (+0,8% rispetto al medesimo periodo del 2022).
Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena
In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, al 31/03/2023 in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.126 imprese registrate, delle quali 36.361 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel primo trimestre si sono verificate 701 iscrizioni e 909 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 208 unità (nel primo trimestre del 2022 fu pari a -156 unità). il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,50%, peggiore del dato regionale (-0,19) e nazionale (-0,12%).
Nel confronto con il primo trimestre del 2022, si riscontra una moderata flessione delle imprese attive (-0,3%), migliore del trend regionale (-1,2%) e nazionale (-1,0%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune marginali differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Cesena (-0,3%), comprensorio di Forlì (-0,3%); Comune di Cesena (-1,0%), Comune di Forlì (+0,1%), Comuni marittimi (+0,6%), Area del Basso Rubicone (+1,4%), Vallate (-1,1%), Aree collinari (-1,2%). Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il commercio (21,1% sul totale) con una flessione dell’1,9% delle imprese attive rispetto al primo trimestre 2022, agricoltura (incidenza 16,7%, -1,6% la dinamica), le costruzioni (incidenza del 16,0%, +2,0%), il manifatturiero (incidenza pari al 9,4%, -0,4%) e le attività di alloggio e ristorazione (7,4% del totale, -1,6%). In crescita le attività immobiliari (incidenza del 6,7%, variazione del +0,7%), le altre attività di servizio” (incidenza del 4,9% sul totale, +0,6% la dinamica), le attività professionali e tecniche (incidenza del 3,8%, +1,8% la dinamica), i servizi di “Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese” (incidenza del 2,8%, variazione del +2,9%); in flessione, invece, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,3% l’incidenza, -2,2% la variazione). Crescono infine le attività finanziarie (credito e assicurazione) (+1,5%) e i servizi di ICT (+1,3%), entrambi con una incidenza del 2,0% sul totale.
Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese individuali sono maggioritarie (56,5% sul totale), seguite dalle società di persone (20,4%) in flessione del 2,1%. Le società di capitale (20,5% del totale delle imprese attive) sono, invece, in aumento (+3,0%), analogamente altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Al 31 marzo le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.378 delle quali 45.353 attive (stabili rispetto al 31 marzo 2022).