In Sala Randi, in Comune a Forlì, si è svolta nei giorni scorsi la presentazione del libro «Dalla “Valtellina” a “Trieste”» scritto dal Generale dei Carabinieri Carmelo Burgio. Il volume – nella nuova edizione ampliata e corredata da un suggestivo inserto illustrato di uniformi militari opera dell’artista Pietro Compagni – descrive con attenzione e dettaglio la storia della formazione militare che, attraverso molte vicende e un cambio di denominazione, è giunta all’attuale assetto del “66° Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste” di stanza a Forlì.
Questo percorso, infatti, inizia dagli albori del Regio Esercito italiano, dopo l’Unità nazionale, con la costituzione della Brigata “Valtellina” che ebbe tra i primi compiti la complessa attività di contrasto al brigantaggio e il supporto alle necessità per far fronte a epidemie di colera e terremoti. Passando attraverso l’Italia crispina e giolittiana, la trama affronta i nodi cruciali della Grande guerra e del secondo conflitto mondiale, descrivendo la vita militare, gli apparati tecnici e logistici, gli enormi sacrifici e lo spirito di abnegazione. In questo quadro, il Generale Carmelo Burgio ha dedicato un approfondimento specifico alla battaglia di Takrouna avvenuta nell’aprile di 80 anni fa. In quel drammatico frangente, gli uomini guidati dall’allora capitano Mario Leonida Politi diedero dimostrazione di grande coraggio e spirito di corpo, al di sopra di ogni aspettativa, contro forze di gran lunga superiori.
Tra il conflitto mondiale, la lotta di liberazione alla quale l’unità prese parte e la nascita della Repubblica si colloca la nuova dimensione dell’unità che fu segnata pure da un cambio di denominazione: da “Valtellina” a “Trieste”. La storia arriva quindi ai giorni nostri, all’impegno nelle missioni internazionali di pace e di tutela della sicurezza, con un rapporto più che mai solido tra il 66° e Forlì sottolineato dalla cittadinanza onoraria che il Comune ha conferito al Reggimento.
All’incontro è intervenuto il sindaco Gian Luca Zattini alla presenza di numerosi ex Comandanti del “Trieste” e di autorità militari di ambito nazionale, regionale e territoriale. A inizio presentazione, dopo l’introduzione dell’attuale Comandante del 66° Trieste Giovanni Cruciani, è stato rispettato un momento di raccoglimento in memoria di Romano Rossi, per decenni presidente della Associazione Gruppo di combattimento Friuli e attivo animatore di progetti incentrati sul valore della memoria. All’incontro hanno preso parte anche delegazioni dell’Associazione nazionale del Fante e dell’Associazione nazionale Carabinieri.