«Parliamo della terribile aggressione consumatasi ieri sera all’inizio di corso Mazzini. È evidente che questa è una situazione fuori controllo, che nessuno di noi è disposto a tollerare. E quando dico “nessuno” intendo amministratori locali, cittadini e forze dell’ordine. Non è una questione politica, di destra o di sinistra. È una questione di sicurezza e di ripristino della legalità. Sono queste le parole che, questa mattina, ho condiviso con il questore della Provincia di Forlì-Cesena Lucio Aprile» è il commento del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.
«Al questore Aprile, assieme al vicensindaco Daniele Mezzacapo, ho sollecitato l’adozione di provvedimenti rapidi e risolutivi, volti a ristabilire l’ordine pubblico e il decoro urbano. Al vaglio dell’autorità pubblica di sicurezza c’è, in queste ore, un’ordinanza di chiusura dell’esercizio commerciale presente in Galleria Saffi. A questo primo provvedimento ne seguiranno – se necessario – altri e di capillare intensità. Nell’immediato, per quanto di mia competenza, ho disposto il rafforzamento dell’azione di stazionamento e controllo degli agenti della Polizia Locale nel perimetro di Galleria Saffi, a cui si affiancheranno gli uomini e le donne della Polizia di Stato e dei Carabinieri» conclude Zattini.
“Il video che riprende uno scontro all’ultimo sangue tra alcuni individui armati di accette in pieno centro a Forlì lascia esterrefatti, ma non sorpresi. Apprendiamo quasi quotidianamente di fatti analoghi accaduti in altre città, episodi che vedono protagonisti per lo più stranieri, residenti regolarmente o irregolarmente in Italia. Ma è preoccupante dover constatare che anche in località tranquille come Forlì sta emergendo una realtà cruda che il miope e falso buonismo della sinistra ha voluto tenere strumentalmente nascosta”. Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.
“Ho subito allertato gli organismi competenti che già erano in procinto di assumere iniziative. Ma non basta. Non si tratta solo di intervenire su questo episodio come fosse un fatto isolato. Dobbiamo renderci conto una volta per tutte che certe abitudini di vita e certe culture confliggono con le nostre, che la criminalità straniera è in aumento e che la propensione al crimine degli stranieri è superiore a quella degli italiani. Non si tratta di pregiudizi rispetto alla totalità degli stranieri, ci mancherebbe altro. Ma non si può più occultare l’evidenza che gran parte delle migliaia di soggetti arrivati in Italia irregolarmente ha alimentato quelle aree di degrado e di illegalità, humus ideale della criminalità, che si sono insediate in molte città e che la sinistra si rifiuta di vedere e di contrastare. Conosciamo bene l’identikit di chi ha condotto il Paese in questa deriva e che sta continuando a ipotecare le politiche di contrasto all’immigrazione illegale sostenute dal centrodestra. Sono gli stessi ambienti mediatici, culturali e politici che hanno contestato le politiche immigratorie di Matteo Salvini, che sostengono i ‘porti aperti’ e le Ong i cui interessi sembrano intrecciarsi con quelli dei trafficanti di merce umana e che demonizzano a priori chiunque affronti il problema immigrazione irregolare senza il paraocchi dell’ideologia terzomondista” conclude Morrone.