“Che la sinistra faccia il tifo per Bonaccini non stupisce, vederlo anche commissario per la ricostruzione post alluvione sarebbe per lui una parziale compensazione dopo la scoppola delle primarie, ma il punto è un altro: la sinistra che da sempre governa l’Emilia-Romagna è ossessionata dal perdere il controllo sulla gestione delle risorse per la ricostruzione, soprattutto alla vigilia di un appuntamento elettorale che potrebbe vedere, per la prima volta, un cambio di maggioranza alla guida della Regione. L’ex governatore Vasco Errani, i politici di sinistra e le organizzazioni che fanno finta di fraintendere le parole del Ministro Musumeci perché improvvisamente dimenticano che la Regione ha da ben 8 anni anche un commissario all’assetto idrogeologico, che è lo stesso Bonaccini?“. Così Luca Bartolini, ex Consigliere regionale capogruppo di Alleanza Nazionale proprio durante i mandati di Vasco Errani e attuale dirigente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena.
“Le amnesie della sinistra sono pericolose e mostrano che della vera ricostruzione a loro interessa poco. Cosa è stato fatto in questi anni per rafforzare la tenuta del territorio? Chiederselo non è un esercizio di stile, ma dovrebbe essere un dovere di ogni politico e amministratore. Noi, con la nostra capogruppo in Consiglio regionale Marta Evangelisti, ci abbiamo provato: ma la Regione ci ha detto che ci risponderà tra 131 giorni – ricorda Bartolini -. Prima di tirare la volata a Bonaccini, perché la sinistra non fa una bella operazione trasparenza sulle opere messe in atto prima dell’alluvione e su tutti quegli interventi segnalati e richiesti dagli enti locali a cui non è stata data risposta? Giusto richiedere le risorse, e queste dal governo arriveranno, ma è altrettanto giusto sapere a chi andranno e soprattutto cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto. Se la Regione alza un muro sul suo operato un motivo ci sarà: la Regione è una delle principali cause di quanto accaduto; da ex consigliere regionale posso tranquillamente sostenere che da tempo solleviamo dubbi e critiche inascoltate sulla gestione dei fiumi“.
“Chiedere risorse senza spiegare come queste saranno impiegate, come è stato fatto nell’ultima riunione del tavolo operativo a Palazzo Chigi, non è serio – prosegue l’esponente di FdI -. Accusando il governo, alzando ogni volta l’asticella, avvelenando il dibattito e il confronto istituzionale, è solo un modo per la sinistra di nascondere le proprie responsabilità e di cercare di mettere le mani sulla gestione della ricostruzione: uno scaricabarile fatto in malafede che non è assolutamente accettabile. La nomina del commissario straordinario e della relativa struttura commissariale, come hanno spiegato più volte gli esponenti del governo Meloni, è un aspetto urgente, ben presente nell’agenda governativa. Nessuno dimenticherà le zone alluvionate, le persone e le aziende colpite, questo è un punto fermo. Ma ora chiediamo noi una cosa alla sinistra: basta mistificare la realtà e parlare solo di commissario – conclude Luca Bartolini -. Se alla sinistra sta veramente a cuore il futuro del nostro territorio, che si presenti a Roma con la documentazione necessaria, precisa e non con stime sommarie; che dimostri trasparenza e fornisca tutte le indicazioni richieste nei tempi previsti dai regolamenti; che smetta di accusare strumentalmente i membri del governo ma collabori nell’interesse della popolazione e non per mettere le mani sulla gestione della ricostruzione e le relative risorse“.