Nove Comuni del forlivese si sono aggiudicati un totale di 450.000 euro di contributi regionali, risorse a fondo perduto per l’avvio e la costituzione di comunità energetiche. È il frutto della presentazione delle candidature al bando Pr Fesr 2021-2027, che utilizza anche risorse europee per lo sviluppo delle energie rinnovabili, a ciascuna delle quali sono stati assegnati 50.000 euro, il massimo concedibile per ognuna. È grande la soddisfazione in casa FMI per il conseguimento di questo risultato, poiché la società multiservizi per Forlì e il territorio è partner tecnico di tutte le proposte promosse a pieni voti.
Un lavoro di alta professionalità svolto dagli Amministratori comunali, dai dirigenti e dai tecnici dei Comuni, in continuità rispetto alla redazione per il Comune di Forlì e per gli altri Comuni del territorio dei PAESC (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima), di recente approvazione da parte dei Consigli Comunali. Nelle strategie definite dai Paesc rientra la partita delle comunità energetiche che ha portato FMI a lavorare in supporto ai Comuni di Forlì, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, Santa Sofia, Tredozio e Dovadola.
“I benefici delle Comunità energetiche rinnovabili – affermano Vincenzo Bongiorno amministratore unico di FMI, e Claudio Maltoni direttore generale della società – sono ambientali, grazie alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica; economici, ottenendo gli incentivi e la restituzione delle componenti tariffarie previste; sociali, con il coinvolgimento anche delle fasce più deboli della popolazione, potendo così contrastare situazioni di povertà energetica. Il meccanismo delle Cer prevede l’unione tra vari soggetti, pubblici e privati, per produrre e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Tutti i 9 progetti presentati dai Comuni forlivesi si sono ben classificati nella graduatoria regionale per punteggio e qualità dei progetti sulle Comunità energetiche rinnovabili. “Per FMI – precisano i responsabili della società – è un onore mettersi al servizio del territorio, lavorando in proficua sinergia con le competenze dei dirigenti e dagli uffici tecnici dei Comuni, con gli assessori e i sindaci, che ringraziamo anche per i pubblici attestati di stima che in molti casi ci hanno rivolto. La positiva collaborazione ha portato al buon risultato dei 450 mila euro totali di contributi regionali per i Comuni del territorio forlivese, il massimo ottenibile dal bando con i nove progetti presentati per l’avvio e la costituzione di altrettante Cer. Complimenti e grazie di cuore anche ai nostri tecnici, tra cui vi sono professionalità specializzate sui temi energetici”.
L’amministratore unico Bongiorno evidenzia: “L’andamento del bando regionale pone FMI in posizione strategica, in collaborazione con i Comuni, nella partita della transizione energetica sul nostro territorio. Tutto ciò è motivo d’orgoglio e di rinnovato impegno al servizio dei cittadini. È la dimostrazione che FMI è a tutti gli effetti società multiservizi per Forlì e il territorio. Le Cer sono uno strumento formidabile per consegnare alle future generazioni sempre più sostenibilità e resilienza. Inoltre, le Cer rafforzano la dimensione comunitaria dei territori, la virtù di sapere fare squadra”. In accordo con le Amministrazioni, FMI ha svolto compiti sia tecnici sia di supporto nella divulgazione delle informazioni, utili per aggregare con i Comuni varie realtà, pubbliche e non, attive nei territori, come ad esempio l’Ausl Romagna, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la Diocesi di Forlì-Bertinoro, le parrocchie, l’Acer, il Cise, Centro della Camera di Commercio per l’innovazione e lo sviluppo economico. Per la precisione, le nove Cer dei Comuni sono: i due progetti di Forlì (“Forlì Centri-amo l’energia” e “Forlì Cer-chiamo l’energia”), “Cer Comune di Bertinoro”, “Comunità energetica Castrocaro Terme e Terra del Sole”, “EVA (Energia Valore Artusiano) – Cer Forlimpopoli”, “Meldola energia sociale”, “Predappio energia in comune”, “Santa Sofia energia rinnovabile condivisa” ed infine dall’intesa tra i Comuni di Tredozio e di Dovadola, il progetto “Val Montone – Val Tramazzo”.