«La città di Modigliana è in una situazione di emergenza dal 2 maggio scorso quando, a seguito della prima ondata, avevamo già avuto nella gran parte del territorio danni ingentissimi, poi la seconda ondata del 16 e 17 maggio in cui, in poche ore, sono caduti 680 mm di pioggia, causando una vera e propria devastazione del territorio. Da oltre un mese siamo impegnati negli interventi per ricreare le condizioni di sicurezza, riaprire le strade e permettere alle persone sfollate di potere rientrare nelle loro abitazioni. Nel territorio di Modigliana abbiamo stimato danni per oltre 150 milioni di euro, necessari a ricostruire strade, infrastrutture e servizi, una cifra enorme che evidenzia la gravità dei danni arrecati al nostro territorio» tuona il sindaco Jader Dardi.
«Siamo intervenuti in somma urgenza per un impegno di spersa di oltre 1.500.000 € abbiamo eseguito lavori che ancora non sono stati completati, per liberare le strade e creare corsie di primo accesso per i residenti e i mezzi di soccorso. Si è trattato di lavori urgenti e necessari, l’ho ribadito anche oggi pomeriggio alla udienza alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati a cui ho potuto partecipare con un breve intervento, così come hanno fatto anche altri Sindaci del territorio. Tutti abbiamo chiesto la nomina urgente del Commissario per l’emergenza, tutti abbiamo chiesto risorse necessarie per rimettere in piedi il territorio, per dare sicurezza e prospettiva a cittadini e imprese» insiste il Primo Cittadino.
«Sbaglia il governo a sottovalutare la situazione di emergenza del territorio, nessuno pensa che il governo sia un bancomat, ma è inaccettabile che ad oltre un mese dal secondo evento non vi siano ancora indicazioni chiare su come operare nel riconoscere i danni e si lascino i Comuni nella totale incertezza sul riconoscimento delle spese sostenute per fare fronte a questa gravissima emergenza che ha toccato tutta la Romagna ed ha cambiato il profilo olografico del nostro territorio. Non possiamo perdere altro tempo, occorrono subito un commissario e subito risorse per ricostruire il territorio» conclude Dardi.