Il recupero delle opere d’arte nel Complesso di via Asiago

Recupero opere d'arte Complesso di Via Asiago

Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza e recupero delle opere d’arte nel Complesso di via Asiago, dove hanno sede l’Archivio Comunale del Comune di Forlì, il deposito della Biblioteca ed il deposito dei Musei della città, da parte delle squadre dei Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena. Il complesso è stato invaso dall’acqua e dal fango nella notte di martedì 16 maggio 2023, riportando gravi danni strutturali all’interno dei capannoni con la caduta di muri interni e delle scaffalature sulle quali erano custodite le opere d’arte del Museo del Risorgimento con cimeli delle collezioni delle famiglie Maroncelli, Pellico e Saffi, del deposito della Biblioteca, con opere librarie dei fondi Paolucci de Calboli e della famiglia di Aurelio Saffi e dell’Archivio Comunale.

Fin dalle prime fasi, i Vigili del Fuoco hanno effettuato sopralluoghi tecnici per valutare la stabilità della struttura e l’entità dei danni, verificato la qualità dell’aria con apposita strumentazioni e predisposto le prime misure di sicurezza per poter iniziare le operazioni di recupero delle opere. Nei giorni successivi e fino ad oggi, si sono alternate le squadre del Comando Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena, inizialmente per rimuovere l’acqua ed il fango che avevano invaso i locali con l’utilizzo di motopompe, poi con l’intervento di operatori USAR (Urban Search and Rescue), specializzati in crolli, movimentazione e messa in sicurezza di macerie e strutture pericolanti, che hanno provveduto al taglio e rimozione delle scaffalature e dei muri crollati con operazioni mirate e puntellamenti utilizzando anche attrezzature specifiche, consentendo così l’accesso alle opere rimaste bloccate e coinvolte dall’alluvione.

Tali interventi permettono il recupero delle opere d’arte stesse, tra le quali statue, libri, francobolli, medaglie storiche ma anche indumenti e reperti risalenti al periodo dell’Unità di Italia ed ai conflitti bellici, per affidarle, in diretta collaborazione, a restauratori dedicati, funzionari del Ministero della Cultura ed al Comando Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri.

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