La Guardia di Finanza di Forlì al termine di indagini effettuate nel settore delle indebite compensazioni e degli illeciti utilizzi dei crediti d’imposta ha effettuato un decreto di sequestro preventivo di crediti fittizi per circa 4 milioni e mezzo di euro. Il Gip del Tribunale di Forlì su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso l’atto che riguarda 5 società operanti in Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Puglia, che detengono tuttora i crediti fittizi. Per le stesse ragioni la Guardia di Finanza del comando provinciale forlivese stanno anche effettuando in Emilia-Romagna e Veneto, tre perquisizioni nelle sedi di una società e nel domicilio dell’amministratore.
Si tratta di un 49enne indagato per le ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di indebita compensazione di crediti inesistenti, in concorso con altre 3 persone, due delle quali avvicendatesi nella carica di amministratore della medesima impresa. Le indagini svolte hanno consentito di accertare che il 49enne, dopo aver creato fittiziamente i crediti, con la complicità dell’anziano socio unico della stessa società, ne ha acquisito la disponibilità al fine di utilizzarne una quota-parte, pari a 600.000 euro per compensare, a versamenti di ritenute fiscali e contributive relative al personale dipendente, cedendone poi 3,5 milioni di euro alle altre 4 società coinvolte. Le Fiamme Gialle hanno constatato che i crediti in questione sono stati ottenuti simulando cartolarmente l’avvenuta realizzazione di opere rientranti nella normativa del «bonus facciate» e del «sisma bonus».