“La vostra grave preoccupazione è la mia preoccupazione – dichiara Enzo Lattuca Presidente della Provincia -. Sono ben consapevole di come l’alluvione ha ferito l’appennino romagnolo, le comunità che lo abitano e le imprese che sulle colline svolgono la propria attività. Dal 2 maggio 2023, incessantemente, la Provincia con i suoi tecnici e operatori sta lavorando in somma urgenza per mettere in sicurezza le persone e non lasciare i cittadini isolati, aprendo strade e costruendo viabilità alternative”.
«Il bilancio per il territorio è molto pesante. La stima consegnata dalla Regione al Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio venerdì scorso censisce in provincia di Forlì-Cesena 1.694 interventi urgenti, per una spesa di oltre 761 milioni di euro, finalizzati al ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, avviati o da avviare nei prossimi mesi. Per quanto ci riguarda, solo gli smottamenti e le frane su strade di competenza provinciale sono circa 500, in un quadro ancora in evoluzione. Ad oggi come Provincia abbiamo anticipato più di 4 milioni di euro (risorse non a bilancio) per gli interventi urgenti di ripristino della funzionalità delle strade valutati strategici in accordo con i Comuni. Siamo di fronte a problemi molto seri che dobbiamo risolvere in fretta, mettendo le basi della ricostruzione prima della stagione autunnale, per non mettere ulteriormente a rischio il nostro territorio» continua Lattuca.
«Abbiamo subito aperto dei cantieri, ma i fondi sono già finiti. Stiamo continuando ad intervenire sulle strade, ma senza alcuna copertura finanziaria i lavori tra poco inevitabilmente si fermeranno. Degli 8 miliardi e 800 milioni di euro di danni che sono stati quantificati in tutta la Regione, ne chiediamo al Governo urgentemente 1,8, legati agli interventi già eseguiti e a quelli in corso che non possono essere rinviati. Per questo è importante che quanto prima il Governo emani il decreto sull’alluvione, a copertura degli interventi di somma urgenza, e nomini un commissario. Non possiamo fermarci, perché dobbiamo dare risposte a chi vive e lavora qui, perché nessuno si senta solo o abbandonato» conclude il Presidente della Provincia.